Roma, 25 set – Il mercato Entertainment-Media, in Italia, conferma valori in crescita registrando, nel 2018, ricavi complessivi pari a 34,8 miliardi di euro, con un aumento pari al +0,9% rispetto all’anno precedente. Il trend positivo è confermato lungo tutto il periodo previsionale, alla fine del quale, nel 2023, si stima che il mercato raggiungerà 42,1 miliardi di euro. E’ quanto emerge dall’undicesima edizione del report PwC Entertainment e Media Outlook in Italy 2019-2023.
La componente Internet, composta da entrate relative a pubblicità e accessi, è il più ampio segmento nel mercato E&M italiano rappresentando, nel 2018, il 43% del mercato totale. I ricavi relativi a tale segmento aumenteranno nel periodo 2018-2023 del 6,2%, superiore alla media dell’Europa occidentale, sostenuto anche dalla crescente diffusione degli smartphone e video connessi.
A fianco ai segmenti tradizionali che da anni popolano la scena del mercato E-M italiano, troviamo nuovi segmenti emergenti, i cui tassi di crescita registreranno le percentuali più elevate e contribuiranno a stimolare l’innovazione dei modelli di intrattenimento. Tra questi la categoria esports, sebbene abbia una base di partenza contenuta in termini di ricavi, registrerà la più evidente crescita del mercato consumer italiano (+51,6%).
Essendo ancora limitato il numero di eventi di esports in Italia, il contributo più ampio per lo sviluppo del mercato arriverà dai broadcasters, attraverso l’acquisto dei diritti di trasmissione degli eventi, e dagli sponsor, che rappresentano la seconda categoria in termini di ricavi assoluti nel settore.
I ricavi E-M in ambito digitale continuano la loro espansione a doppia cifra nel 2018, aumentando del 3,9% fino a raggiungere 17,4 miliardi di euro. Lo scorso anno è stato significativo per il mercato italiano in quanto per la prima volta i ricavi digitali hanno rappresentato oltre la metà dei ricavi totali, con un valore pari al 51,5%.
Il report PwC Entertainment & Media Outlook in Italy 2019-2023 stima una crescita altrettanto sostenuta per il prossimo quinquennio, alla fine del quale il digitale raggiungerà una quota pari al 59,6%. I driver chiave di tale crescita saranno i canali digitali e la qualità dei contenuti, favorita anche dall’adozione del 5G.