Roma, 27 set – L’Austria torna al voto domenica con una sola certezza: la vittoria annunciata del Partito popolare (Ovp) del premier Sebastian Kurz, ma senza una maggioranza assoluta: il dubbio quindi riguarda non tanto l’esito del voto, quanto il futuro della coalizione uscente.
L’alleanza fra l’Ovp e l’ultradestra del Partito della Libertà (Fpo) è infatti terminata ingloriosamente nel maggio scorso dopo il cosiddetto “Ibizagate”, uno scandalo di corruzione che aveva visto coinvolto l’allora segretario dell’Fpo – nonché Vicecancelliere – Heinz-Christian Strache.
Strache – indagato oggi anche per false fatturazioni – si era dimesso dall’esecutivo insieme a tutti i Ministri del suo partito, ponendo fine di fatto all’esecutivo guidato da Kurz – ma non alle ambizioni di governo dell’Fpo, che durante la campagna elettorale ha insistito nel proclamarsi unico socio possibile per i popolari, sottolineando tutte le convergenze politiche delle due formazioni (che non sono poche, in primis in materia di immigrati).
Stando ai sondaggi, con l’Ovp al 35% e l’Fpo al 20% una riedizione del passato governo sarebbe perfettamente fattibile: ma l’elettorato popolare non vede troppo di buon occhio una formazione considerata da molti fin troppo a destra.