Roma, 25 set – A luglio le gestioni di portafoglio hanno spinto  il comparto del risparmio gestito che ha archiviato una raccolta netta positiva per oltre 4 miliardi, in netto miglioramento rispetto agli 1,5 miliardi di giugno. Ma questa volta il risultato è stato ottenuto quasi esclusivamente grazie al buon andamento dei portafogli istituzionali, mentre a giugno la spinta era arrivata dal comparto dei fondi comuni che avevano contribuito con 2,2 miliardi.

Grazie ai mandati istituzionali nel mese di luglio sono stati incassati ben 4,4 miliardi, riconducibili soprattutto a Poste Italiane, che ha registrato su questi prodotti un saldo per 3,1 miliardi, e dal gruppo Intesa Sanpaolo in attivo sul segmento per 1,2 miliardi. I due gruppi sono inoltre quelli che hanno registrato il miglior dato mensile di raccolta a livello globale dell’intero comparto. Meno positivo, invece, l’andamento delle gestioni collettive che hanno chiuso i battenti con i conti in rosso per 599 milioni. In questo caso a far scendere il settore sono stati i fondi aperti con un deficit pari a 703 milioni. In crescita , invece, il patrimonio totale, arrivato a quota 2.236,6 miliardi, una cifra che rappresenta un nuovo record storico. Il 51% delle masse fa capo alle gestioni di portafoglio, mentre il restante 49 a quelle collettive.

Per quanto riguarda il segmento dei fondi aperti, da segnalare il dato degli azionari tornati in attivo per 143 milioni (-454 a giugno). Conti in attivo anche per i bilanciati (761 milioni), mentre sono negative tutte le altre tipologie, compresi gli obbligazionari, passati dal risultato positivo per 1,2 miliardi registrato il mese precedente agli attuali -110 milioni. Pollice verso anche per i flessibili che hanno perso più di tutti: – 883 milioni. A livello di sistema, i prodotti di diritto estero hanno portato a casa 184 milioni contro i -887 di quelli tricolore.