Roma, 30 set – La Banca centrale europea ha ribadito che non persegue obiettivi sui rapporti di cambio dell’euro con le altre valute globali e ha annunciato che procederà alla periodica pubblicazione di informazioni supplementari sulle sue operazioni nel forex, ove ve ne siano. Nel comunicato di annunci, l’istituzione comunque precisa e ribadisce che ha effettuato interventi di questo genere unicamente nel 2000 e nel 2011.
Quello del 2011 era caso in coordinamento con le altre maggiori banche centrali del G7 per evitare turbolenze sullo yen a seguito del terremoto che aveva devastato il Giappone. Precisazioni che, pur non menzionandole, sembrano rispondere nuovamente alle accuse più volte lanciate dal presidente Usa Donald Trump, che si è lamentato di un euro che secondo lui sarebbe sottovalutato a seguito delle politiche monetarie espansive della Bce.
Accuse a cui aveva anche risposto il presidente Mario Draghi, spiegando appunto che l’istituzione non ha obiettivi sui cambi e che tara la sua linea monetaria puntando solo a perseguire la stabilità dei prezzi. Ad ogni modo, a patire dall’aprile del 2020 la Bce inizierà a pubblicare informazioni su base trimestrale sui cambi (foreign exchange interventions o Fxi). “L’obiettivo .- si legge – è migliorare comunicazione e trasparenza sulle pratiche di rendicontazione”.
Da aprile 2020 la Bce inizierà a inserire dati sugli interventi sui cambi sia nelle tabelle che pubblica sul suo portale internet, sia nel suo rapporto annuale. I dati sul sito verranno pubblicati a tre mesi dalle eventuali operazioni effettuate. Le tabelle recheranno anche le serie storiche di tutte le operazioni a partire dal 1999.