Roma, 27 set – Una App che aiuterà la pesca a raggiungere operazioni sostenibili utilizzando i dati ottenuti dalla missione Copernicus Sentinel-3. E’ questa l’idea che ha portato a casa il primo premio nell’edizione di quest’anno di Space App Camp, che si è tenuta presso il Centro ESA di Osservazione della Terra a Frascati, Roma.
A seguito di una selezione di circa cento domande di partecipazione, 24 sviluppatori provenienti da nove nazioni hanno preso parte all’ottava edizione di App Camp. L’obiettivo – si legge sul sito Esa-Esrin – era quello di elaborare idee innovative e non convenzionali per App che utilizzano i dati di monitoraggio della Terra, in particolare quelli provenienti dal programma europeo Copernicus, e rendere le informazioni da satellite accessibili all’utente di tutti i giorni attraverso lo smartphone.
Ciascuna delle sei squadre ha avuto una settimana di tempo per creare una App da una delle cinque categorie: agricoltura intelligente, sviluppo sostenibile, vita futura, città intelligenti e trasporto digitale. Il seminario, della durata di una settimana, si è concluso con le presentazioni alla giuria dei sei progetti, seguite da una stimolante presentazione dell’astronauta ESA Paolo Nespoli, che ha parlato nel dettaglio del suo percorso per diventare astronauta e dell’importanza di osservare il nostro pianeta dallo spazio.
Norvegese la squadra vincitrice, che ha partecipato come vincitore del premio ESA all’hackathon FOSS4G 2019 di Bucarest. Il team ha sviluppato l’App Vake Catch che aiuterà l’industria della pesca a essere più efficiente e a ottimizzare le quote assegnate e aiuterà inoltre i governi mondiali a fermare la pesca non autorizzata e non regolata. Combinando i dati di Copernicus Sentinel-3 con i numeri effettivi del pescato nelle acque norvegesi, si otterrà una migliore visualizzazione e previsione sulle correlazioni tra clorofilla e temperatura del mare ed il modo in cui i pesci nuotano nell’oceano e quanto sono abbondanti.
I vincitori portano a casa un premio in denaro di 2.500 euro e tutte le squadre sono state incoraggiate a fare domanda per uno dei Centri di Incubazione di Impresa (BIC) dell’ESA per sviluppare ulteriormente le proprie idee.