Roma, 1 ott – Si indebolisce ulteriormente l’inflazione media nell’area euro: a settembre la crescita su base annua dei prezzi si è attestata allo 0,9 per cento, secondo la stima preliminare diffusa da Eurostat, dal più 1 per cento di agosto. Il dato si allontana così ulteriormente dagli obiettivi della Bce, che proprio per questo ha varato il mese appena trascorso un nuovo pacchetto di stimoli. L’inflazione di fondo invece, il dato al netto delle voci più volatili, come energia e alimentari, ha segnato un leggero rafforzamento all’1 per cento, dallo 0,9 per cento.
La linea espansiva che il presidente uscente, Mario Draghi, ha intrapreso a poche settimane dalla conclusione del suo mandato (da novembre gli subentrerà Christine Lagarde) trova nuove giustificazioni. Sempre oggi sono stati pubblicati i dati sulle indagini dell’attività nelle imprese del manifatturiero, che a settembre nell’eurozona ha subito ulteriori contrazioni zavorrata dalla caduta in Germania.
Sviluppi che si fanno sentire anche sul mercato dei cambi, dove l’euro ha segnato nuovi deprezzamenti. Nel pomeriggio la valuta condivisa si modera a 1,0898 dollari.