Macerata, 1 ott – Il comune maceratese di Montefano ha ospitato il ‘Simposio della Sostenibilità’ con le grandi realtà del mondo dell’agricoltura.
L’incontro, organizzato dalla storica azienda vinicola marchigiana Conti Degli Azzoni, insieme con l’Università degli Studi di Milano, nel Teatro La Rondinella, gioiellino incastonato nel piccolo centro del Maceratese, ha visto, dopo i saluti del sindaco Angela Barbieri, e delle autorità, la presenza di esperti del settore, docenti, ricercatori e studenti, che hanno presentato le loro esperienze, le loro storie, e i loro progetti, con una folta rappresentanza di studenti, di futuri agronomi e di appassionati del settore, uniti dal progetto europeo ‘Life Vitisom’.
Tra i punti forti del progetto, il software che permette grazie a una moderna tecnologia, di ‘leggere’ le reali necessità del terreno, con una miglioramento della gestione del suolo, distribuendo il concime in modo mirato e la riduzione dei fertilizzanti chimici nei vigneti. Gianpiero Calzolari, presidente del gruppo Granarolo, ha illustrato il lavoro che punta a migliorare l’attenzione verso l’ambiente, la salute degli animali e la riduzione dell’uso della plastica nella filiera, con massima attenzione alle condizioni per il futuro delle aziende produttrici di latte. È stata poi la volta di Enrica Arena, co-fondatrice della Orange Fiber, brand di moda che è riuscita a sviluppare un ingegnoso sistema di estrazione di una fibra tessile dalla buccia delle arance.
A completare il simposio il docente e ricercatore Stefano Corsi, dell’Università di Milano, che ha approfondito il tema del rapporto tra consumatore e biodiversità, prima delle conclusioni del coordinatore di Life Vitisom, Leonardo Valenti. “La sostenibilità per noi significa mettere al centro dell’attenzione la terra chi lavora la terra – ha detto Valperto degli Azzoni, owner degli Azzoni Wines a fine incontro – chi vive dei prodotti della terra. Zero pesticidi, zero sprechi d’acqua, evitare tutto ciò che è intensivo, cercando di essere sempre più virtuosi e quindi sostenibili. Questo, più dei tanti premi ricevuti per la qualità dei nostri vini, è l’argomento che oggi ci sta più a cuore’.