Roma, 1 ott – L’Organizzaizone mondiale del commercio ha più che dimezzato le sue previsioni sulla crescita degli scambi di quest’anno: appena l’1,2 per cento, a fronte del più 2,6 per cento che stimava lo scorso aprile. La stima sul 2020 è stata ridotta in maniera meno marcata, al più 2,7 per cento dal più 3 per cento precedentemente atteso.
Cifre contenute nel rapporto annuale dell’organizzazione, le cui stime vengono comunque aggiornate a cadenza semestrale. In realtà la previsione sul 2019 è la mediana di una forchetta che prevede scambi tra il più 0,5% (quasi zero quindi) e il più 1,6%.
“L’oscurarsi delle prospettive non è inatteso ma è sconfortante. Al di là dei loro effetti diretti, i conflitti sul commercio stanno spingendo alcune imprese a rinviare gli investimenti sulla produttività, essenziali per alzare gli standard di vita”, ha rilevato il direttore generale del Wto, Roberto Azevedo.
“Anche la creazione di lavoro ne può risentire, con le aziende che assumono meno lavoratori per produrre beni e servizi destinati all’export. Risolvere le dispute commerciali – ha aggiunto Azevedo – consentirebbe ai paesi di evitare questi problemi”.