Roma, 3 ott – Le risorse complessive del settore delle casse professionali di previdenza, a valore di mercato a fine 2018, ammontano a 87 miliardi di euro con un aumento del 56,2% rispetto al 2011 e dell’1,9% sul 2017 (+1,6 mld). Su base annuale la crescita media è stata del 6,6%, con valori più marcati nei primi quattro anni (+7,9%) rispetto ai successivi tre anni (+4,9%). E’ quanto emerge dal “Quadro di sintesi”, realizzato dalla Covip, dei dati relativi al patrimonio delle Casse professionali e alla loro gestione finanziaria nel 2018 con i confronti rispetto agli anni precedenti.
In questo quadro restano sempre molto ampie le divergenze sia nelle attività che nelle dinamiche di crescita delle singole Casse: circa il 73% delle risorse totali si riferisce a sole 5 Casse (Enpam, Cassa Forense, Inarcassa, Cassa dottori commercialisti, Enasarco), le prime tre delle quali sommano il 54% del totale dell’attivo (era il 47% nel 2011). Concorrono a spiegare le diverse dimensioni dell’attivo le differenze tra i saldi previdenziali che dipendono dai regimi contributivi e delle prestazioni, oltre che dalle caratteristiche economiche e socio-demografiche delle diverse platee di riferimento delle singole Casse. Nelle prime quattro Casse, in particolare, si concentra l’80% del flusso netto tra contributi e prestazioni, che è pari a 2,7 mld di euro. Per due Casse (Cassa geometri e Inpgi) le prestazioni superano i contributi; in tutti gli altri casi la differenza è positiva e varia dall’1% (Enpaia) all’8,5% (Enpav).
Il risparmio previdenziale intermediato da Casse e Fondi pensione ha raggiunto dimensioni ragguardevoli: a fine 2018, le risorse totali sono pari a 254,2 miliardi di euro, il 14,4% del Pil: 87 miliardi di euro fanno capo alle Casse e 167,2 miliardi ai Fondi pensione. Gli investimenti domestici delle Casse ammontano a 35 miliardi di euro, il 40,2% delle attività, in calo dello 0,2% rispetto al 2017; gli investimenti non domestici si attestano a 38,2 miliardi di euro, corrispondenti al 43,9% del totale (+0,6% sul 2017).
Gli investimenti domestici dei Fondi pensione si attestano a 36,7 miliardi di euro, mentre gli investimenti non domestici totalizzano 83,1 miliardi di euro. Rispetto al 2017 si osserva una riduzione della quota di investimenti domestici del 2,2%, per oltre la metà imputabile ai titoli di Stato (1,3%). Complessivamente, le risorse finanziarie destinate alle imprese italiane possono essere calcolate in 9,9 miliardi di euro (10,7 nel 2017), di cui 5,5 (5,6 nel 2017) investiti dalle Casse e 4,4 (5,1 nel 2017) impiegati dai Fondi pensione.