FOTO IPP/imago/Newscast ORO LINGOTTO ECONOMIA VALORI VALORE LINGOTTI RICCHEZZA FINANZA INVESTIMENTO WARNING AVAILABLE ONLY FOR ITALIAN MARKET - Italy Photo Press -

Roma, 8 ott – Il grande spreco della spesa pubblica locale ammonta a 66 miliardi di euro. I maggiori eccessi di spesa provengono dalle regioni meridionali (39,1 miliardi di euro, pari al 58% di tutti gli “sprechi”) e dalle regioni a statuto speciale perché in questi territori l’eccesso di spesa vale il 32% del totale (21,1 miliardi di euro su 66), ma vi risiede solo il 15,1% della popolazione italiana. A calcolarlo è l’Ufficio Studi di Confcommercio spiegando che l’eccesso netto di spesa pubblica locale vale 5,2 miliardi di euro.

Guardando alla spesa pubblica locale pro capite, emerge che la Val d’Aosta spende per abitante circa 6.400 euro, quasi il 18% più del Trentino Alto Adige e oltre due volte e mezzo di Puglia, Campania e Lombardia. Tra le prime 7 regioni per spesa pubblica pro capite sono presenti tutte e cinque le regioni a statuto speciale. Prima evidenza, dunque: gli statuti speciali producono elevate o elevatissime spese pubbliche locali per abitante. Tra le cinque regioni che spendono meno per abitante quattro sono regioni grandi, quelle cioè con circa 5 milioni di abitanti.

Attorno a una spesa locale di 2.868 euro in media per cittadino italiano, il Nord-ovest è sotto i 2.700 euro, il Nord-est a 3.078 euro, il Sud a 2.969 euro.