Roma, 7 ott – Poste Italiane è il primo brand italiano, tra le società quotate, nella classifica internazionale “The Most Influential Brands 2019” (MIB) stilata da Ipsos, che elenca ogni anno i marchi che influiscono di più nelle scelte quotidiane dei cittadini. L’azienda guidata dall’Amministratore Delegato Matteo Del Fante conquista il 23 esimo posto assoluto nella Global Top 100, migliorando di dieci posizioni rispetto al 2018.

Nell’edizione 2019 lo studio Ipsos ha raccolto le opinioni di 4.550 italiani e ha deciso di concentrarsi in particolar modo sul tema della responsabilità sociale d’impresa analizzando tutte le iniziative promosse dalle aziende per perseguire obiettivi etici. La ricerca ha preso in considerazione cinque fattori per determinare l’influenza di una marca: Trustworthy (fiducia, affidabilità), Engagement (coinvolgimento), Leading Edge (innovazione, capacità di far tendenza), Corporate Citizenship (impegno e ruolo sociale), Presence (presenza).

La posizione conquistata da Poste Italiane conferma il giudizio positivo della clientela, su cui si basa lo studio, e testimonia l’impegno e i progressi dell’azienda che per la prima volta ha messo nero su bianco nel primo Bilancio integrato di Gruppo i risultati raggiunti in termini di sostenibilità. Questi risultati sono il frutto dell’esecuzione del Piano industriale Deliver 2022, nel quale è stato integrato il Piano strategico ESG – Enviromental, Social and Governance, ovvero il sistema di obiettivi di sostenibilità che l’azienda ha definito in coerenza con la strategia di business.

Questo processo di sviluppo di attività sostenibili a livello ambientale, sociale e di governance ha permesso all’azienda di entrare a settembre 2019 nel Dow Jones Sustainability World Index (DJSI) e nel più selettivo Europe Dow Jones Sustainability Index, gli indici che valutano le aziende per le loro prestazioni economiche, ambientali e sociali e per fattori come il governo societario, la gestione dei rischi, il contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici, gli standard della catena logistica, i processi produttivi, il risk management, le procedure anticorruzione e la gestione della catena di fornitura.