Roma, 11 ott. – Pubblicata la riforma della legge per le aree di crisi industriale, “che semplifica le procedure con cui le imprese potranno chiedere e ottenere le agevolazioni previste per gli interventi di riconversione e riqualificazione”. Lo comunica il ministero dello sviluppo economico, sottolineando che “con questo provvedimento, che dà attuazione a quanto previsto nel decreto crescita, si rende lo strumento più agevole e accessibile alle Pmi e alle reti d’imprese, nonché più funzionale a investimenti strategici ad alto contenuto tecnologico e con forte impatto occupazionale nei territori interessati”.
Le novità introdotte “puntano ad ampliare la platea di imprese potenzialmente beneficiarie, anche attraverso un abbassamento della soglia minima di investimento e procedure semplificate per l’accesso alle agevolazioni delle piccole imprese. Sono inoltre previste nuove tipologie di sostegno per favorire la formazione dei lavoratori”. L’obiettivo è di “garantire una più elevata qualità degli interventi di rilancio previsti per le aree di crisi industriale e favorire il reinserimento di lavoratori attualmente interessati da misure di sostegno al reddito”.
“Il via libera definitivo a questa riforma – spiega il ministro Stefano Patuanelli – completa il lavoro portato avanti in questi mesi dal ministero dello sviluppo, anche attraverso un confronto costruttivo con le imprese e le associazioni di categoria, per rendere più operativo e funzionale questo strumento agevolativo. La priorità sarà di sostenere le Pmi o le reti d’imprese che presenteranno progetti in grado di avviare una nuova fase industriale per queste aree e di creare nuove opportunità per i lavoratori presenti nei territori interessati”. Il ministero pubblicherà, in un prossimo provvedimento, le indicazioni sui criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni.