Roma, 15 ott – Il Fondo Monetario Internazionale taglia le stime di crescita dell’Italia e dei principali Paesi dell’Eurozona e avverte: per l’Italia “è particolarmente cruciale impegnarsi credibilmente su un sentiero di discesa del debito pubblico nel medio termine a causa dell’ampiezza del debito e del fabbisogno lordo di finanziamento”.
Le nuove stime, e l’indicazione di politica economica, sono contenute nell’ultima edizione del World Economic Outlook, appena pubblicata e presentata oggi a Washington, con uno scenario internazionale improntato al rallentamento della crescita.
Per l’Italia la crescita 2019 viene stimata a quota zero (dal +0,9% dello scorso anno) mentre quella del 2020 viene collocata al +0,5% con un taglio rispettivamente uno e tre decimi di punto rispetto alle previsioni di luglio. Ma sono tutti i principali Paesi dell’Eurozona ad aver registrato riduzioni nelle previsioni da parte dell’istituzione di Washington. Se il Pil dell’Eurozona viene tuttora visto in incremento del’1,2% (-0,1 la revisione) quest’anno e dell’1,4% nel prossimo (-0,2), la Germania frena visibilmente rispettivamente a +0,5% (-0,2) e a 1,2% (-0,5) mentre la Francia cresce meglio a +1,2% (-0,1) e a +1,3% (-0,1).
Le previsioni del Fondo, a livello globale, contemplano una crescita vista in leggera accelerazione dal 3% di quest’anno (con un taglio di 2 decimi sulla stima precedente) al +3,4% del prossimo (-0,1). Per gli Stati Uniti la previsione è di un +2,4% per il 2019 (-0,2) e di un +2,1% per il 2020 (+0,2). Per la Cina la crescita prevista quest’anno è del 6,1% (-0,1) mentre per il prossimo è vista in frenata al +5,8%. Diversa dinamica per l’India che accelererà dal +6,1% di quest’anno al +7% del prossimo.