Roma, 17 ott – Nei primo otto mesi del 2019 sono aumentati, di oltre il 162%, i contratti stabili toccando quota 347.651 dai 132.609 dello stesso periodo del 2018. E’ quanto emerge dai dati dell’Inps. Complessivamente le assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, nei primi otto mesi del 2019 sono state 4.905.000. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente la crescita ha riguardato i contratti a tempo indeterminato, i contratti di apprendistato, stagionali e intermittenti; risultano invece in diminuzione i contratti a tempo determinato e quelli in somministrazione.
Nel periodo gennaio-agosto del 2019 rispetto al corrispondente periodo 2018 vi è stato un netto incremento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, passate da 317.000 a 480.000 (+163.000, +51,3%); in crescita risultano anche le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo (sono passate da 42.200 a 50.800: +20,5%).
Le cessazioni nel complesso sono state 4.062.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: la riduzione ha riguardato le cessazioni di contratti in somministrazione, di rapporti a termine; in crescita sono invece le cessazioni di rapporti con contratto intermittente, stagionale e in apprendistato; pressoché stabili le cessazioni di rapporti a tempo indeterminato.
Nei mesi di gennaio-agosto 2019 sono stati incentivati 72.125 rapporti di lavoro con i benefici previsti dall’esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani (legge n. 205/2017), in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-11,0%). In particolare 38.432 sono riferiti ad assunzioni e 33.693 sono relativi a trasformazioni a tempo indeterminato. I rapporti incentivati costituiscono il 5,2% del totale dei rapporti a tempo indeterminato attivati (assunzioni + trasformazioni).