Roma, 21 ott – Tre ricercatori italiani condurranno degli esperimenti scientifici a bordo della SpaceShipTwo, il primo velivolo spaziale suborbitale privato con equipaggio. E’ il frutto di un accordo siglato ai primi di ottobre presso l’ambasciata italiana a Washington tra l’Aeronautica Militare Italiana e Virgin Galactic, e costituisce la prima volta in cui un’istituzione governativa finanzia un volo di ricerca con equipaggio umano su un veicolo spaziale commerciale. La missione – spiega l’Aeronautica – avrà luogo nel 2020 e costituirà un’importante opportunità per acquisire ulteriori conoscenze tecniche e scientifiche per la pianificazione e l’esecuzione di attività di volo suborbitale e per validare gli studi e le progettualità avviate in Italia.
Nello specifico l’accordo permetterà di svolgere, a bordo della SpaceShipTwo, esperimenti di medicina aerospaziale a cura di personale medico altamente specializzato dell’Aeronautica Militare e del CNR, e consentirà l’acquisizione di importanti informazioni tecniche, operative e logistiche. Tali informazioni da un lato permetteranno di validare i modelli di simulazione utilizzati per l’elaborazione dello studio preliminare di fattibilità tecnica per operare un volo suborbitale dall’Italia, dall’altro forniranno sia indicazioni di carattere logistico, utili per l’adeguamento degli aeroporti nazionali individuati quali possibili sedi di spazioporti, sia di carattere operativo, al fine di supportare l’ENAC nello sviluppo della regolamentazione degli spazioporti e degli spazi aerei suborbitali civili e commerciali.
Il volo suborbitale per il CNR, in quanto partner scientifico dell’Aeronautica Militare, ha un’importanza strategica, fa sapere l’Aeronautica. Infatti le condizioni di microgravità, pur se per pochi minuti, permettono di effettuare esperimenti multidisciplinari con risultati e scoperte importanti, altrimenti difficilmente realizzabili, relativi alla Scienza dei Materiali, alla Fisica dei Fluidi, alla scienza della Combustione, alla Biologia. Questi esperimenti aiuteranno a migliorare la tecnologia dello sviluppo di nuovi materiali, trovare nuove soluzioni ai problemi legati alla loro realizzazione, scoprire fenomeni fisici, chimici e biologici ancora sconosciuti.
Durante il volo spaziale, in seguito allo spegnimento del motore, i ricercatori sganceranno dalle loro postazioni e avvieranno le procedure per completare ogni esperimento durante alcuni minuti a gravità zero. Virgin Galactic fornirà formazione e preparazione ai ricercatori in modo che siano pronti a svolgere il loro lavoro di specialisti di missione su questo volo e forniranno supporto pre volo in loco per ciascuno degli esperimenti sul payload, cioè il carico a pagamento trasportato dai velivoli spaziali.
Il payload includerà strumentazione medica che misurerà gli effetti biologici della fase di transizione dalla gravità alla micro gravità sul corpo umano. Altre apparecchiature potranno essere utilizzate per aiutare a sviluppare una nuova comprensione della chimica dei carburanti ecologici.
Il sistema SpaceShipTwo di Virgin Galactic è progettato per far volare sia gli esseri umani che i payload nello spazio per scopi turistici e di ricerca. La compagnia di Richard Branson offre una soluzione end-to-end per i voli con payload che include l’uso di SpaceShipTwo e del suo aereo da trasporto VMSEve, insieme all’hardware, ai processi e alle strutture necessarie per una campagna di successo. La compagnia ha già trasportato i payload nello spazio attraverso il programma Nasa Flight Opportunities Program.
Maurizio Greganti, Incaricato d’affari dell’Ambasciata d’Italia a Washington, ha dichiarato: “L’accordo tra l’Aeronautica Militare Italiana e Virgin Galactic è il risultato della cooperazione con le pertinenti istituzioni spaziali italiane e statunitensi che è in corso da molto tempo. Per la prima volta un’istituzione del governo italiano sta acquisendo un volo suborbitale privato. Siamo lieti di questo livello di cooperazione che è un’ulteriore conferma della forza e del potenziale delle relazioni tra i nostri due paesi, che si espandono alla tecnologia spaziale più all’avanguardia”.
Per il Generale Stefano Cont, Addetto per la Difesa e per Collaborazione della Difesa, “l’Aeronautica Militare italiana ha, nel suo DNA, una forte vocazione all’innovazione tecnologica. Le competenze e i contributi dell’Aeronautica Militare, se combinati sinergicamente con quelli di altre istituzioni nazionali, come il CNR, contribuiscono a mantenere la leadership italiana nel settore aerospaziale. Il nostro interesse per questo programma è legato alla missione principale dell’Aeronautica Militare: la difesa dello spazio aereo nazionale”.
“Siamo lieti di lavorare con l’Aeronautica Militare italiana per promuovere ulteriormente la ricerca spaziale e lo sviluppo tecnologico attraverso questa missione storica – ha dichiarato il Ceo di Virgin Galactic, George Whitesides. Gli esperimenti che prevedono di testare su SpaceShipTwo amplieranno la nostra comprensione della scienza spaziale e la partecipazione attiva del ricercatore aprirà una nuova importante strada per la ricerca spaziale. Siamo orgogliosi che Virgin Galactic sia in grado di fornire un accesso frequente allo spazio per questo importante lavoro”.