Roma, 4 nov – Il gigante petrolifero saudita Aramco ha confermato il collocamento nella borsa nazionale Tadawul dopo il via libera del regolatore finanziario all’operazione. Lo ha confermato la stessa compagnia petrolifera.
Il collocamento dovrebbe avvenire a dicembre con la vendita iniziale del 2% del capitale del più grande esportatore di petrolio del mondo. La società dovrebbe spuntare una valutazione intorno ai 1.600-1.800 miliardi di dollari, meno dei duemila inizialmente ipotizzati, ma comunque abbastanza per rendere la sua Ipo la più grande della storia. Successive ricostruzioni di stampa parlano di un controvalore appena inferiore ai 1.500 miliardi.
Per parte sua la società ha affermato che il valore verrà comunicato al termine della procedura si assegnazione.
Dalla cessione del 2% del capitale dovrebbe arrivare infatti un incasso di circa 32-36 miliardi di dollari che frantumerebbe il precedente record di 25 miliardi di dollari raggiunto nel 2014 dal collocamento del gigante cinese dell’e-commerce Alibaba.
Saudi Aramco precisa comunque che il prezzo e il numero di azioni dell’Ipo saranno stabiliti al termine del periodo di Book-building. Nessuna anticipazione neppure sulla possibilità di una seconda tranche da collocare su una piazza finanziaria internazionale.
“E’ una tappa significativa nella storia della società e un progresso importante per la realizzazione di Vision 2030, il piano del regno per una diversificazione ed una crescita economica sostenibile”, ha affermato il presidente di Saudi Aramco Yasir al-Rumayyan.
Intanto il Petrolio mostra lievi ribassi in avvio di settimana, in attesa dei dati definitivi dalle indagini sul manifatturiero nell’area euro. Il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord cala di 13 cents dall’ultimo valore registrato venerdì, a 61,56 dollari. Il West Texas Intermediate cede 17 cents a 56,03 dollari. Le quotazioni risentono dell’alternarsi di speranze e incertezze nelle trattative sul commercio Usa-Cina.