Roma, 5 nov – Due messaggi sui social, di cui uno corredato di video, e un discorso ufficiale a Berlino, in onore dell’ex ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, a cui è stato conferito il premio annuale degli editori tedeschi. E’ stato questo il debutto mediatico di Christine Lagarde, al primo vero giorno lavorativo da presidente Bce, ieri, dato che il primo giorno di carica è stato un festivo, il primo novembre, seguito dai due giorni non lavorativi del fine settimana.
Lagarde ha iniziato il suo intervento in parte smorzandone subito la portata, chiarendo che non avrebbe parlato né di politica monetaria, né di politiche economiche più in generale. E precisando che era stato concordato prima della nomina alla Bce, quando era ancora direttrice del Fondo monetario internazionale. Ma poi, nella lunga prolusione di elogi allo statista tedesco, ha inserito anche due messaggi con un marcato “imprinting” politico.
In questa fase storica ci sono “molte preoccupazioni sulla crescita delle idee estremistiche e sull’imbarbarimento della dialettica politica”, ha affermato. E secondo Lagarde “il sangue freddo” sempre mantenuto proprio da Schaeuble nei numerosi passaggi critici dell’eurocrisi “ci ricorda di essere fiduciosi noi stessi e nella tenuta delle nostre istituzioni democratiche europee”.
Uno dei motti più celebri dell’esponente della Cdu è: “se una soluzione è buona per l’Europa, allora è buona per la Germania; se qualcosa non è buono per l’Europa, non può esser buono per la Germania”. Ma questa convinzione, ha proseguito Lagarde, ha sempre richiesto un attento bilanciamento tra i differenti punti di vista sul cosa fosse “una buona” soluzione per l’Europa.
E Schaeuble si è dimostrato estremamente abile come negoziatore. “Il fatto che oggi l’81 per cento dei tedeschi sostenga l’euro, e che l’euro sia popolare come non mai presso il grande pubblico europeo – ha notato – è la dimostrazione delle tue capacità nel navigare” nelle difficili fasi in cui bisognava “bilanciare la fiducia tedesca verso l’euro con le riforme necessarie a salvaguardare la valuta unica”.
Questo discorso avrebbe potuto benissimo essere stato pronunciato dall’illustre predecessore di Lagarde, Mario Draghi.
Quello che invece segna una chiara discontinuità nelle comunicazioni sono i messaggi via Twitter e Facebook: sui social network la “politica” e “mediatica” ex ministra Lagarde è decisamente attiva, laddove il concreto e tecnico Draghi non si degnava nemmeno di tenere un profilo.
In mattinata la neo presidente ha “twittato” un messaggio con allegato il video del suo arrivo (un po’ scenografico, a piedi) presso la sede della Bce, dove la attendeva un drappello di telecamere. Il tutto è stato postato anche su Facebook. Ha affermato di voler incontrare il maggior numero possibile persone possibile dello staff Bce, che successivamente, con un altro tweet e post, ha voluto “ringraziare di cuore” per il caloroso benvenuto.
Infine, il primo Consiglio direttivo Bce a guida Lagarde sulla politica monetaria si terrà tra oltre un mese: si svolgerà infatti il 12 dicembre presso la sede di Francoforte.