Milano, 6 nov – Google punta sull’accessibilità. Il gigante di Mountain View ha presentato a Milano le più recenti soluzioni messe a punto per aiutare le persone con disabilità, sia permanenti sia temporanee, a utilizzare la tecnologia messa al loro servizio.
Tra le novità in campo accessibility lato software, oltre alla “Guida vocale di Google Maps” per chi ha una disabilità visiva, la più recente è Live Caption, che crea automaticamente i sottotitoli per qualunque contenuto audiovisivo in modo da aiutare chi ha una disabilità dell’udito. Al momento è utilizzabile in inglese solo sul nuovo smartphone Google, Pixel 4, ma in futuro diventerà una app per tutti i dispositivi. Uno strumento disponibile su Android è la “Trascrizione Simultanea”, che converte le parole pronunciate in un testo visualizzabile sullo schermo. Con “Amplificatore”, infine, è possibile filtrare e amplificare i suoni dell’ambiente circostante per migliorare l’ascolto.
Quanto all’hardware a Milano lo sviluppatore Lorenzo Caggioni, Software Engineer Accessibility, ha presentato un prodotto creato per il suo fratellino Giovanni e poi prototipato da Google e anticipato per la prima volta lo scorso I/O
Si chiama DIVA (DIVersely Assisted ovvero Diversamente Assistito), ed è un piccolo dispositivo portatile che permette di interagire con l’Assistente Google (Google Assistant) senza usare la voce. Grazie a DIVA, Giovanni – che non vede e non parla – può accedere alla sua musica e ai suoi film preferiti con maggiore autonomia. E come Giovanni, molte altre persone potranno fruire di questa tecnologia semplice e inclusiva.
“La grande promessa della tecnologia è dare a tutti la stessa possibilità di raggiungere i propri obiettivi – ha detto Sundar Pichai, ceo di Google – Fino a quando ci saranno degli ostacoli per qualcuno, il nostro lavoro non potrà dirsi finito”.