Roma, 6 nov – Nel periodo gennaio-settembre 2019, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 324.825 milioni di euro, segnando un incremento di 3.119 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+1%). Lo rileva il ministero dell’Economia e delle Finanze. Il mese di settembre registra un notevole incremento di gettito pari a 6.994 milioni di euro (+23,6%) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Il dato dei nove mesi continua a essere condizionato dalla variazione negativa del 2,3%, registrata nel trascorso mese di febbraio, determinata dall’andamento dei versamenti dell’imposta sostitutiva sui risultati delle gestioni individuali di portafoglio (-665 milioni di euro) e dell’imposta sostitutiva dovuta sulle forme pensionistiche complementari ed individuali (-712 milioni di euro).
Per quanto riguarda settembre, spiega il Mef, l’andamento è stato influenzato dalle entrate delle imposte autoliquidate con un gettito Irpef pari a 4.888 milioni di euro (+3.875 milioni di euro) e Ires pari a 3.329 milioni di euro (+2.476 milioni di euro), legato alla proroga al 30 settembre dei termini di versamento di tutte le imposte autoliquidate per i soggetti che svolgono attività economiche per le quali sono stati approvati gli indicatori di affidabilità (Isa).
Le imposte dirette risultano pari a 174.457 milioni di euro, con un incremento di 1.372 milioni di euro (+0,8%) rispetto al medesimo periodo del 2018. Il gettito Irpef mostra una crescita dell’1,7% (+2.300 milioni di euro). Si segnala l’andamento positivo delle ritenute IRPEF sui lavoratori del settore privato (+2.127 milioni di euro, pari a +3,5%) e sui dipendenti del settore pubblico (+1.600 milioni di euro, pari a +2,9%). Si evidenzia invece una diminuzione delle ritenute effettuate dai lavoratori autonomi (-932 milioni di euro, -9,8%).
Tra le altre imposte dirette si segnala la riduzione dell’imposta sostitutiva sui redditi e delle ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (-77 milioni di euro, -1,2%), dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (-756 milioni di euro, -77,2%) che rispecchia le performance negative dei mercati nel corso del 2018. Anche l’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione mostra una diminuzione di 778 milioni di euro che riflette i risultati negativi dei rendimenti medi ottenuti nel 2018 dalle diverse tipologie di forme pensionistiche complementari.
Le imposte indirette, che ammontano a 150.368 milioni di euro, registrano una variazione positiva di 1.747 milioni di euro (+1,2%). Il risultato è legato all’andamento del gettito dell’Iva (+2.145 milioni di euro, +2,4%) e, in particolare, alla componente di prelievo sugli scambi interni che registra un incremento di 2.256 milioni di euro (+2,8%), Diminuisce, invece, il gettito dell’Iva sulle importazioni (-111 milioni di euro, -1,1%).
L’imposta sulle assicurazioni segna una diminuzione del 39,7% determinata, nel mese di luglio, dal recupero del maggiore acconto versato nel 2018 per effetto dell’aumento dell’aliquota, dal 40% al 58%, previsto dalla legge finanziaria per il 2018. L’imposta di bollo mostra un calo di 457 milioni di euro (-8,4%) dovuto anche alle nuove disposizioni, in vigore dal 1 gennaio 2019, che hanno modificato le modalità di versamento dell’imposta sulle fatture elettroniche. In calo anche l’imposta di registro -177 milioni di euro (-4,9%).
Nei primi nove mesi dell’anno, le entrate dai giochi ammontano a 11.533 milioni di euro (+7,6%). Le entrate tributarie erariali derivanti dall’attività di accertamento e controllo si attestano a 8.637 milioni di euro (+1.478 milioni di euro, +20,6%) di cui: 4.545 milioni di euro (+25,8%) sono affluiti dalle imposte dirette e 4.093 milioni di euro (+15,4%) dalle imposte indirette.