Roma, 6 nov – Una delegazione corposa quella che per una settimana sarà in Giappone per il Progetto Made in Italy. Una delegazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che porta in terra nipponica 18 tra rappresentanti del ministero, docenti e studenti italiani. Un progetto che coinvolge cinque istituti alberghieri, tra i più proiettati verso l’internazionalizzazione in tutto il Paese: si tratta del Datini di Prato, del Saffi di Firenze, del Moro di Santa Cesarea Terme, di Tor Carbone di Roma e dell’alberghiero Trentino.
La delegazione, che comprende anche cinque studenti, uno per ogni istituto, è arrivata lunedì 4 novembre a Osaka. Il giorno successivo il gruppo ha visitato il Kobe YMCA College. La zona è famosa per la tipica carne di manzo marmorizzata. Altra tappa in programma è il Kyoto culinary art College. Dal 7 novembre la missione si sposterà a Tokyo dove si svolgerà una visita istituzionale al maggior chef giapponese vivente, Jiro Ono. Un’occasione unica per gli studenti per studiare e conoscere un mito della cucina nipponica.
A Tokyo la delegazione parteciperà anche alle attività del Kagawa college e al Salone dello Studio all’ambasciata d’Italia a Tokyo, alla presenza dell’ambasciatore Giorgio Starace e del direttore dell’Istituto italiano di cultura Paolo Calvetti. Tappa centrale della sosta a Tokyo anche l’attività su cucina italiana e giapponese in collaborazione con il ristorante Faro dello chef stellato Kotaro Noda. Infine si svolgeranno attività presso l’IIC e il Salone dello Studio in Italia.