Roma, 8 nov – Poste comunica che il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso due francobolli celebrativi di Europa 2019: uno dedicato al cardellino e l’altro all’aquila di Bonelli. La tiratura è di due milioni di esemplari per ciascun francobollo, con fogli da quarantacinque esemplari.

Stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente, sono stati prodotti due milioni di esemplari per ciascun francobollo. Il bozzetto è a cura di Gaetano Ielluzzo.

Le vignette raffigurano due specie di uccelli tra i più rappresentativi, e in particolare: due cardellini poggiati sui fusti di una pianta di cardo fiorito e due aquile di Bonelli, rispettivamente su una roccia e in volo. In entrambe le vignette è riprodotto il logo “Europa”.

Completano ciascun francobollo le leggende “CARDELLINO” e “AQUILA DI BONELLI”, la scritta “ITALIA” e le indicazioni tariffarie “B 50 G” e “B”.

L’annullo primo giorno di emissione per il francobollo dedicato al cardellino è disponibile presso l’Ufficio Postale di Roma Eur, mentre per il francobollo dedicato all’Aquila di Bonelli è disponibile presso l’Ufficio Postale di Ostia Lido (RM).

“Il cardellino e l’aquila di Bonelli – ha detto Aldo Verner presidente della Lipu – sono due splendidi uccelli selvatici, protetti dall’Unione europea con una specifica direttiva e tutelati dalla legge italiana. Due specie molto diverse ma preziose e di grande fascino che il Ministero dello Sviluppo Economico ha deciso di celebrare, assieme alla Lipu, la Lega italiana protezione uccelli. Il cardellino (Carduelis carduelis) è un passeriforme dall’aspetto inconfondibile, per la sua livrea variopinta e sgargiante, la testa nera, la faccia rossa, il corpo beige, le ali nere e gialle. Migratore regolare e svernante, si nutre di semi (soprattutto cardo e girasole) ed è ancora molto diffuso in Italia, dove vive in aree alberate e in ambienti urbani.”

“Conosciuto e amatissimo, specialmente per la bellezza dei suoi colori, per questa stessa ragione (e per la possibilità di incrocio con altri Fringillidi) il cardellino – ha aggiunto – è tra le specie più allevate in cattività. Questa antica abitudine sfocia spesso in pratiche illegali come la cattura dei pulcini, che vengono prelevati dal nido e allevati in gabbia o venduti illegalmente. Un fenomeno purtroppo ancora molto diffuso in Italia, in particolare in Campania e Sicilia, contro cui le forze dell’ordine, la Lipu e le associazioni di volontariato si battono quotidianamente”.

“L’aquila di Bonelli – ha proseguito Verner – è uno straordinario rapace appartenente all’ordine degli Accipitriformi. Specie sedentaria, ha un’apertura alare di 145-165 centimetri e un piumaggio bruno-rossiccio, con ventre più chiaro ed evidenti striature. Molto caratteristica la macchia bianca posta sul dorso, che la distingue da altri rapaci di simili dimensioni. Rispetto alla consimile aquila reale, l’aquila di Bonelli è di dimensioni più piccole e più agile nei movimenti. Si nutre di conigli selvatici e varie specie di uccelli. Particolarmente diffidente e molto sensibile al disturbo da parte dell’uomo, l’aquila di Bonelli vive ormai solamente in zone remote della Sicilia, con una popolazione che non supera le 40 coppie. Si tratta di una specie in stato di conservazione cattivo, e dunque a grave rischio, dovuto alla contrazione dell’habitat naturale, alla minore disponibilità di prede, ai frequenti impatti con i cavi delle linee elettriche (di alta e media tensione) e, principalmente, alla persecuzione diretta rappresentata da abbattimenti illegali e dal furto di uova e pulcini da parte di bracconieri”.

“E’ per questa ragione – ha concluso Verner – che la Lipu, con altre associazioni confluite nel Gruppo Tutela Rapaci, si è attivata nella salvaguardia della specie, monitorando la maggior parte dei nidi e garantendo l’involo, ad oggi, di oltre 150 giovani aquile”.