Roma, 13 nov – Quattro anni fa, nove uomini hanno attaccato la capitale francese e Saint-Denis in diversi punti, vicino allo Stade de France, nelle terrazze dei ristoranti e nella sala concerti Bataclan, uccidendo 130 persone e ferendone altre 350. Attacchi rivendicati dall’Isis. “Ricordiamo la promessa che ci siamo fatti: rimanere uniti in modo da non permettere di vincere a chi ha provocato tutto questo. Oggi, ricordiamo il 13 novembre e le sue vittime”, ha scritto oggi il presidente Emmanuel Macron in un tweet.

I tributi sono iniziati poco dopo le 9 nei pressi dello Stade de France a Saint-Denis, con la deposizione di una corona di fiori ai piedi della placca in memoria di Manuel Dias, rimasto ucciso nelle esplosioni. Sotto un cielo grigio, il sindaco della città Laurent Russier, e i ministri della Giustizia, Nicole Belloubet e Interior Christophe Castaner, accompagnati da Laurent Nunez, hanno osservato un minuto di silenzio. Si sono successivamente recati a Parigi e nelle terrazze dei bar e dei ristoranti colpiti dalle sparatorie, dove morirono 39 persone.

L’inchiesta tentacolare su questi attacchi rivendicati dallo Stato islamico è stata completata alla fine di novembre. Il processo degli attacchi potrebbe aver luogo nel 2021. In totale, quattordici persone, tra cui undici prigionieri in custodia cautelare, sono state incriminate. Tra questi, Salah Abdeslam, l’unico membro ancora vivo dei tre commando jihadisti attivi la sera del 13 novembre, che è murato nel silenzio dal giorno del suo arresto.