Roma, 21 nov – Pechino ha invitato i massimi rappresentanti Usa sul commercio ad un nuovo incontro, che vorrebbe tenere prima della festa del ringraziamento, presumibilmente con l’obiettivo di velocizzare il perfezionamento della “fase 1” di un accordo. Lo riporta il Wall Street Journal, secondo cui tuttavia i “convitati” – ovvero il rappresentante al Commercio Usa Robert Lighthizer e il segretario al tesoro, Steven Mnuchin – sarebbero restii a recarsi nella capitale cinese se prima la controparte non si impegnerà in maniera chiara su alcuni punti chiave, tra cui la tutela della proprietà intellettuale, i trasferimenti tecnologici forzosi e gli acquisti di beni alimentari Usa.
A invitarli è stato il vicepremier Liu He, che il presidente cinese Xi Jinping ha voluto mette e capo della delegazione negoziale, con una telefonata la scorsa settimana, secondo le fonti anonime citate dal quotidiano finanziario Usa. Il tutto mentre secondo altre ricostruzioni di stampa, in questo caso dell’agenzia Reuters, il già derubricato accordo di questa “fase 1” rischierebbe di veder slittare il perfezionamento al prossimo anno (ormai distante poche settimane). A far perdere tempo sono anche le tencnicalità necessarie. E secondo gli esperti consultati questa lungaggine su una versione già limitata dell’intesa sta già danneggiando le catene di forniture globali, che lavorano con settimane, vedi mesi di anticipo.
Lo scorso maggio l’accordo vero e proprio era stato accantonato a dispetto di ripetuti faccia a faccia dei massimi rappresentanti delle due delegazioni. E a quel punto, per evitare un precipitare del clima con la crescente prospettiva di un non accordo che virava in una guerra commerciale conclamata, Usa e Cina avevano deciso di procedere con questa prima intesa limitata ad alcuni punti, che a fronte di concessioni cinesi prevede la rimozione di alcuni dazi da parte di Washington.