Roma, 22 nov – L’alimentazione amica del cuore vuole pasta, peperoncino, cioccolato fondente e caffè. Ma non solo: spezie, capperi, pomodori, cannella, curcuma e zenzero hanno effetti antiossidanti molto importanti. E’ nel corso di PLACE – Platform of Laboratories for Advanced in Cardiac Experience, summit che si svolge a Roma venerdì 22 e sabato 23 novembre nel Centro congressi di Confindustria, che illustri cardiologi di fama internazionale fanno il punto sulla “dieta salvacuore”. “Gli alimenti, se scelti con cura e cucinati nella maniera giusta, sono i veri farmaci del futuro, soprattutto per il cuore”, spiega Leonardo Calò, Direttore Uoc di Cardiologia del Policlinico Casilino e Presidente del Congresso PLACE. No, dunque, alla demonizzazione del caffè (fino a tre al giorno) e della cioccolata (anche 30/40 grammi al giorno purché fondente all’80/85%), che hanno ottimi effetti ossidanti sull’apparato cardiovascolare.
Si riconfermano “super-food” anche pane e pasta, preferibilmente integrali, di farro e di orzo, mentre hanno un effetto potentissimo sulla longevità l’uso di spezie e aromi come origano, capperi, cipolla rossa, pepe, curry, zenzero, basilico, prezzemolo. Inoltre, anche cibi e bevande “rosse” sono amici del cuore: sì al vino rosso, al peperoncino, ai frutti rossi/violacei (come fragole e frutti di bosco) e al pomodoro, ancora meglio se cotto perché libera una sostanza che ha azione positiva anche per contrastare cancro. Attenzione, invece, alle proteine animali (massimo 0,8 grammi per chilo di peso), al sale (da ridurre, se non da eliminare) e ai succedanei del pane come cracker e grissini che provocano un picco di insulina e fanno solo venire più fame. Bocciato su tutta la linea lo zucchero, soprattutto quello contenuto nei cibi o nelle forme più raffinate: favorisce l’insorgenza di neoplasie e delle malattie del cuore.