Roma, 25 nov – Il 92% di chi investe considera le politiche a supporto dell’ambiente da parte delle aziende un fattore rilevante per la scelta d’investimento. A dirlo è BVA Doxa che per conto del Forum per la Finanza Sostenibile ha realizzato l’indagine “Risparmiatori italiani e cambiamento climatico” presentata in Senato in occasione dell’evento di apertura dell’ottava edizione della Settimana SRI (Sustainable and Responsible Investment). Dalla ricerca emerge che il rapporto tra risparmio e clima sta diventando sempre sempre più stretto.

Più dell’80% degli intervistati considera importante essere messo al corrente della sostenibilità ambientale e sociale dei propri investimenti; oltre la metà del campione giudica però molto carente l’informazione sulla finanza sostenibile in Italia e ritiene che il settore finanziario non tenga sufficientemente in considerazione i fattori ambientali, sociali e di governance ossia i fattori ESG (Environmental, Social and Governance).

Le ragioni principali della mancata sottoscrizione di prodotti SRI (tra coloro che conoscono i prodotti SRI, uno su quattro dichiara di aver investito in questa tipologia di strumenti) si confermano essere la conoscenza delle caratteristiche dei prodotti, insufficiente per il 47% dei risparmiatori, e la pubblicità, inadeguata per il 36%. Tuttavia, si registrano risultati incoraggianti da parte della rete di vendita: la quota di risparmiatori a cui gli operatori hanno proposto investimenti sostenibili si attesta al 40%, in aumento di 9 punti percentuali rispetto al 2018.

I temi ambientali che influenzano maggiormente le scelte di investimento sono: le energie rinnovabili, citate dal 72% degli intervistati, le politiche di risparmio energetico (69%) e l’economia circolare (67%).