Roma, 26 nov – A ottobre 2019 le esportazioni italiane extra Unione europea hanno segnato un marcato aumento, pari al più 6,1% per cento rispetto al mese precedente, sospinte da alcune operazioni rilevanti della cantieristica tricolore verso gli Usa, mentre le importazioni hanno mostrato una riduzione del 3,9%. Secondo i dati dell’Istat ne è risultato un surplus commerciale pari a 5,969 miliardi di euro, più del doppio dei 2,837 miliardi dell’ottobre 2018.
Secondo l’istituto di statistica, l’incremento congiunturale dell’export extra Ue è trainato dal forte aumento delle vendite di beni strumentali (+21,4%) mentre tutti gli altri raggruppamenti principali di industrie sono in diminuzione. Dal lato dell’import, la flessione congiunturale è più intensa per l’energia (-12,2%). Gli acquisti di beni di consumo durevoli (+2,8%) sono invece in aumento.
Nell’ultimo trimestre mobile, agosto-ottobre 2019, la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue risulta positiva (+2,9%), prosegue l’Istat, ed è particolarmente intensa per l’energia (+21%) e i beni strumentali (+5,1%). Nello stesso periodo, le importazioni mostrano una lieve diminuzione congiunturale (-0,7%), determinata dall’energia (-3,2%).
Guardando alle variazioni nel confronto su base annua, a ottobre le esportazioni sono in marcato aumento (+8,4%). Anche qui l’incremento è rilevante per i beni strumentali (+17,4%). A differenza delle esportazioni, le importazioni registrano una marcata flessione tendenziale (-9,3%) principalmente determinata dall’energia (-25,0%). Da inizio anno, dice ancora l’istituto con una nota, aumenta l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +54.581 milioni di gennaio-ottobre 2018 a +59.702 milioni di gennaio-ottobre 2019).
In generale a ottobre 2019 un marcato aumento tendenziale contraddistingue le vendite verso paesi Asean (+25,1%), Stati Uniti (+24,5%) e Russia (+21,5%). Al contrario, l’export verso i paesi Opec (-16,8%) è in forte diminuzione. Gli acquisti dai paesi Opec (-38,2%) e paesi Mercosur (-26,5%) registrano flessioni tendenziali molto più ampie della media delle importazioni dai paesi extra Ue. In aumento gli acquisti da Stati Uniti (+15,9%) e Russia (+12,1%).
“La marcata dinamica positiva dell’export verso i paesi extra Ue a ottobre 2019 è influenzata da movimentazioni occasionali di elevato impatto (cantieristica navale) verso gli Stati Uniti – spiega l’Istat in un commento – al netto delle quali il profilo di crescita risulta molto più contenuto su base annua (+1,7%) e lievemente negativo su base mensile (-1,1%). Una sostenuta crescita dell’export si rileva comunque anche in altri mercati, quali Asean e Russia”.