Roma, 20 nov – Nel 2018, il 37% dei pagamenti effettuati dalle famiglie italiane è stato perfezionato con carta di credito o debito, per un giro d’affari complessivo di 240 miliardi di euro e in crescita su base annua del 9%. Sono questi i dati dell’Osservatorio Mobile Payment del Politecnico di Milano presentati di recente. Anche governo e istituzioni si stanno interessando al mondo dei pagamenti digitali, con manovre programmate per disincentivare l’uso di denaro contante, metodo ancora preferito da gran parte degli italiani. Come evidenziato da una recente ricerca della Banca Centrale Europea, l’Italia resta ancora molto legata ai contanti, tanto da occupare la ventitreesima posizione (su 27 in Europa) con una media di circa 65 pagamenti all’anno a testa. Si tratta di un trend confermato anche dall’Osservatorio Experian che ha analizzato l’andamento annuale dell’emissione di nuove carte in Italia.
Lo studio, che ha preso in considerazione i dati relativi all’erogazione di carte in Italia nel periodo primo semestre 2018/primo semestre 2019, evidenzia dati negativi in per cinque fasce di età su sei. Ecco in dettaglio i risultati dell’analisi:
Nel primo semestre 2019, rispetto al primo del 2018, si registra una diminuzione dell’erogazione di carte, nel dettaglio: -19,61% per i Senior (fino al 1945); -15,65% per i Baby Boomer (1945-1960); -15,11% per la Generazione X (1960-1980); -8,39% per la Generazione Y (1981-1995).
Unico dato positivo per la Generazione Z (dal 1995) che segna un +15,60%. Le carte erogate in questa fascia d’età però rappresentano solo l’1,04% del totale.
La Lombardia, nonostante il calo del 12,55%, rimane la regione con il numero più elevate di carte erogate, seguita da Lazio e Campania.
Interessante anche notare la differenza tra uomini e donne, in calo rispettivamente del 6% e del 9%.
Il calo nelle emissioni è netto in tutte le regioni italiane. In particolare, il Friuli-Venezia Giulia riporta un -15,68% mentre la regione che soffre meno questa generale contrazione è la Calabria (-0,41%).
Anche il limite di credito medio delle carte ha subito una flessione, -5% circa. Il valore medio nel primo semestre è infatti di 1.934 euro rispetto a 2.032 euro. I limiti di credito più alti, rispettivamente 2.310 euro e 2.242 euro, appartengono ai Senior e ai Baby Boomer, le due categorie che hanno una posizione creditizia più salda.
“Nonostante il dato molto positivo registrato dalla Generazione Z, il trend generale evidenzia un andamento fortemente negativo per quanto concerne l’erogazione delle carte in Italia, esteso in tutte le regioni del paese”, commenta Carlo Gabardo, Head of Analytics di Experian, che prosegue “in altre parole, le nostre statistiche per ora, almeno per quanto riguarda la titolarità di nuove carte, non mostrano alcun miglioramento nell’adozione della moneta elettronica. Chiaramente tutto questo andrà rivisto in caso di effettiva adozione dei provvedimenti normativi di incentivazione all’uso della moneta elettronica”.
Lo studio si basa sui dati disponibili nel Sistema di Informazioni Creditizie gestito da Experian, che raccoglie oltre 80 milioni di posizioni creditizie. Le analisi sono state realizzate su Ascend, l’innovativa piattaforma integrata di big data e analytics recentemente lanciata da Experian.