Roma, 30 nov – Viene inaugurato oggi a Piacenza il “Museo Emigrazione Scalabrini”. Alla presentazione delle sale, moderati da padre Gaetano Parolin, sono previsti gli interventi di padre Gianni Borin Vicario generale della Congregazione dei Missionari Scalabriniani, di Mons. Gianni Ambrosio vescovo di Piacenza-Bobbio, di Patrizia Barbieri sindaco di Piacenza, di Massimo Toscani, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, di don Giovanni De Robertis direttore generale della Fondazione Migrantes della CEI, di Manuel Ferrari direttore dell’ufficio Beni Culturali della diocesi, di Elena Pedrazzini direttrice di Twin Studio Milano e di padre Lorenzo Prencipe direttore del Centro studi emigrazione Roma.
A Piacenza esiste già un museo. “Sì, un museo piccolo, dedicato alle cose personali del vescovo Giovanni Battista Scalabrini fondatore degli scalabriniani – afferma padre Parolin in una intervista pubblicata dal settimanale diocesano Il Nuovo Giornale” – quello nuovo invece è un museo che inserisce Scalabrini in un contesto sociale”.
L’anno scorso, durante il Capitolo della Congregazione è stato presentato e approvato il progetto: “Avevo chiesto all’architetto Ferrari di prepararlo e poi lo ha seguito in prima persona affidandosi per la elaborazione delle immagini, dei filmati, al Twin Studio di Milano – spiega Parolin – per la parte economica invece sono arrivati contributi dell’8 per mille tramite la Fondazione Migrantes e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano”. E conclude che con questa iniziativa “vorremmo fa capire che quanto successo ai nostri italiani a partire dalla fine dell’Ottocento, sta succedendo oggi a tante altre persone. Come gli Scalabriniani hanno tentato in tutti i modi di difendere la dignità, la vita degli italiani vorremmo che anche oggi ci fosse una risposta solidale per le nuove migrazioni. La nostra intenzione è di rivolgerci soprattutto a gruppi scolastici e parrocchiali e far seguire alla visita un momento di approfondimento per riflettere subito su quanto appreso”.
Il Museo Emigrazione Scalabrini, dopo l’inaugurazione del 30 novembre e fino al 15 marzo 2020, sarà visitabile solo il sabato e la domenica dalle 15 alle 18; dal 16 marzo 2020 apertura anche dal lunedì al venerdì – solo su prenotazione – dalle 9.30 alle 12.30.