Roma, 2 dic – Un’impresa su cinque applica un contratto aziendale, quasi una su tre nell’industria. E’ quanto emerge da una rilevazione di Confindustria condotta tra febbraio e aprile 2019. Il 21% delle aziende associate a Confindustria applica attualmente un contratto collettivo aziendale che prevede l’erogazione di un premio variabile collettivo. Si riscontrano ampie differenze per settore e dimensione aziendale. Nell’industria al netto delle costruzioni la diffusione della contrattazione aziendale di contenuto economico si attesta in media al 29% (contro il 13,7% nei servizi), passando dal 10,6% tra le aziende fino a 15 addetti al 32,4% tra quelle con 16-99 addetti, e raggiungendo il 76,8% tra quelle con 100 e più addetti.

Dato che i contratti aziendali sono più diffusi tra le imprese di maggiore dimensione, la copertura dei premi variabili collettivi è più elevata se espressa in termini di lavoratori: 58,7% su un totale di oltre 5 milioni di lavoratori occupati in aziende associate a Confindustria. Tra le imprese dei servizi i lavoratori coperti sono il 48,7%, nell’industria al netto delle costruzioni il 66,1% .

Nell’indagine di quest’anno alle imprese con esperienza di contrattazione aziendale è stato chiesto a quando risaliva il primo contratto. Tra quelle che attualmente applicano un contratto aziendale: il 12% lo fa dal 2016, ovvero da quando è stato introdotto in via strutturale un regime fiscale agevolato sulle retribuzioni premiali legate ad incrementi di produttività aziendale. Per le imprese di piccola dimensione (fino a 15 addetti), la percentuale per cui l’applicazione è recente sale mediamente al 19,7% (16,7% nell’industria in senso stretto e 35,7% nei servizi); l’8,4% ne aveva già applicato uno nei quattro anni precedenti, ovvero tra il 2012 e il 2015; per il restante 79,6% qualche tipo di contratto aziendale di contenuto economico era stato applicato anche prima del 2012.