Roma, 2 dic – La Bce non ha esaurito i margini di intervento tramite misure non convenzionali, tuttavia i loro effetti collaterali si stanno facendo “più tangibili”. E questo, assieme alla bassa redditività delle banche, è motivo di preoccupazione. Lo ha affermato il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, in una intervista a El Mundo, pubblicata nel giorno in cui la presidente, Chsitine Lagarde terrà la sua prima audizione al Parlamento europeo.
“No – ha risposto alla domanda sul se le misure non convenzionali abbiano raggiunto il loro limite -. Possiamo ancora aumentare gli acquisti di titoli o abbassare i tassi di interesse, che significa che abbiamo ancora alcuni strumenti disponibili”.
“Quello che sta accadendo – ha però aggiunto il banchiere centrale – è che i loro effetti collaterali stanno diventando più tangibili. Possono variare molto. Sono preoccupato dalla presa di rischi nel settore della gestione patrimoniale in un contesto di bassi tassi di interesse. Mi preoccupa. Ora le banche sono meglio patrimonializzate, hanno più liquidità e sono molto più sicure di quanto fossero prima. Ma accusano una bassa redditività – conclude De Guindos – ed è un problema”.