Milano, 2 dic – Eni si aggiudica la realizzazione di un progetto fotovoltaico da 50 MWp in Kazakistan. Questa assegnazione sancisce l’entrata di Eni nel settore dell’energia solare del paese e conferma il ruolo della società tra i protagonisti del panorama energetico del Kazakistan. Il progetto verrà completato nella seconda metà del 2021 e contribuirà alla progressiva decarbonizzazione del settore energetico del paese. Il nuovo impianto permetterà la riduzione di gas climalteranti per un totale di 1,2 milioni di tonnellate di CO2 equivalente per la durata del ciclo di vita dell’impianto. Nel dettaglio Eni, attraverso la sua consociata locale ArmWind LLP, si è aggiudicata i diritti per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 50 MWp nella regione del Turkestan, nel sud del Kazakistan, a seguito di un’asta gestita dalle Autorità kazake.
Lo scorso settembre Eni ha ottenuto il progetto per la realizzazione di un impianto da 48 MW come estensione del progetto Badamsha 1, un impianto eolico a sua volta da 48 MW e attualmente in costruzione nella regione di Aktobe, nel Kazakistan occidentale. Questo nuovo progetto rispecchia la strategia globale di Eni per la decarbonizzazione e il percorso trasformativo tracciato verso l’energia verde e l’economia circolare, che la società ha intrapreso già dal 2014. Eni intende migliorare l’accesso all’energia nei paesi in cui opera e si impegna per ottenere la massima efficienza nella riduzione di emissioni di CO2.
Eni è presente in Kazakistan dal 1992. La società è co-operatore del giacimento di Karachaganak ed equity partner in vari progetti nel Mar Caspio settentrionale, incluso il super giacimento di Kashagan. Eni è inoltre co-operatore nei blocchi esplorativi Isatay e Abay. La produzione attuale nel paese è di 180 mila barili di petrolio equivalente al giorno.