Roma, 3 dic – Arriverà prima di Natale la nomina del nuovo direttore generale della Banca d’Italia e il vicedirettore Daniele Franco è il candidato numero uno. A gennaio infatti l’attuale dg Fabio Panetta entrerà nel comitato esecutivo della Bce, dopo che sarà indicato formalmente dai leader dell’Unione Europea in un summit a metà dicembre. Così, secondo quanto si apprende, nella riunione del Consiglio superiore di Bankitalia del 20 dicembre dovrebbe essere approvato il nome di Franco. E nella stessa seduta potrebbe esserci la proposta per un nuovo vicedirettore generale, con Piero Cipollone tra i favoriti.
Franco, bellunese classe 1953, è entrato nel direttorio di Via Nazionale a maggio, dopo essere stato per sei anni il Ragioniere generale dello Stato. L’ingresso diretto nell’organismo di vertice di Palazzo Koch è stato un ritorno a casa, perché la Banca d’Italia è una realtà che conosce molto bene: nel 1979 è entrato al Servizio studi e, dal 2011 al 2013, è stato direttore centrale dell’area Ricerca economica. Grande esperto di finanza pubblica, con l’incarico di direttore generale assumerà automaticamente anche la presidenza dell’Ivass, l’istituto di vigilanza sulle assicurazioni.
Il passaggio di Panetta al board della Banca centrale europea libera un posto nel direttorio di Bankitalia, formato dal governatore Ignazio Visco, da Franco e dagli altri due vicedirettori generali Luigi Federico Signorini e Alessandra Perrazzelli. Per avviare l’iter istituzionale che porta alla nomina di un nuovo vicedg è necessaria una decisione del Consiglio superiore (su proposta del governatore), una scelta che potrebbe arrivare già il 20 dicembre oppure in una riunione a gennaio. In pole position al momento c’è Cipollone, che da ottobre è funzionario generale con l’incarico di alta consulenza al direttorio per l’organizzazione delle funzioni della Banca.
Cipollone, nato nel 1962, è stato assunto in Bankitalia nel 1993 e assegnato al Servizio studi, dove ha lavorato per 15 anni. Dal 2010 al 2014 è stato direttore esecutivo alla Banca Mondiale in rappresentanza dell’Italia e, dopo essere rientrato a Palazzo Koch, nel settembre del 2018 è stato chiamato dal premier Giuseppe Conte come consigliere economico. L’esperienza a Palazzo Chigi è durata un anno e a ottobre è tornato in Via Nazionale, dove presto potrebbe essere promosso ai vertici.