Roma, 6 dic – Per combattere il diabete è giunto il momento di Spingersi Oltre. Perché tenere sotto controllo la glicemia non basta più: serve mantenere in adeguato stile di vita e gestire la malattia a 360 gradi tenendo in considerazione anche importanti fattori di rischio cardiovascolare come l’obesità e la pressione arteriosa. E serve stare in guardia contro le fake news. Ecco perché parte in queste ore la Campagna informativa promossa da MSD Italia #spingersioltre rivolta a pazienti e caregivers che parla chi già si confronta col diabete di tipo 2 ma anche a chi vuole prevenirlo. La Campagna è online da oggi su Facebook, Twitter, Instagram.
Spiega Simona Frontoni, associato di Endocrinologia a Tor Vergata e Direttore dell’UOC di Endocrinologia e Diabetologia del Fatebenefratelli Isola Tiberina: “Il diabete non è soltanto glicemia ma è molto di più: è un insieme di condizioni che sono iperglicemia ma anche ipertensione e soprattutto il rischio cardiovascolare e oggi noi siamo in grado attraverso farmaci con un profilo molto più ampio di azione di rispondere non soltanto alla necessità di ridurre, in sicurezza, la glicemia, ma anche alla necessità di ridurre il rischio cardiovascolare e la progressione delle complicanze, in particolare della nefropatia diabetica”.
Di qui l’importanza di una diagnosi precoce. “E’ fondamentale perché oggi sappiamo che il diabete è una patologia in enorme estensione. Parliamo di epidemia di diabete proprio per indicare l’enorme numero di casi e purtroppo molto spesso quando il paziente giunge alla nostra osservazione ha già la malattia da diversi anni. E talvolta arriva già con complicanze croniche che sono molto pericolose e molto difficili da combattere. Una diagnosi precoce serve intanto per progredire che le complicanze croniche insorgano e progrediscano” E’ necessario, dunque, avere una visione più ampia della malattia come sottolinea Domenico Mannino, direttore UOC Di Endocrinologfia e Diabetologia all’ospedale metropolitano Morelli di Reggio Calabria: “E’ importante andare oltre perché bisogna uscire dagli schemi degli stereotipi che condizionano molto la vita delle persone con diabete. Bisogna che siano informate e che da queste informazioni sappiano trarre le motivazioni e le emozioni positive che saranno utili per gestire la malattia”
Ma il capitolo informazioni può essere insidioso. Spiega Enzo Bonora, Ordinario di endocrinologia all’Università di Verona: “La persona con diabete è il vero protagonista della cura. E’ lui che gestisce la malattia, che fa le scelte su cosa fare e cosa non fare molte volte della giornata per molte decadi della vita. Quindi è bene che sia istruito e addestrato nelle strutture di diabetologia ma eventualmente anche acquisendo informazione addizionale dai giornali, dalla tv dai giornali, sui social: il rischio è che acquisisca informazioni sbagliate perché purtroppo i media sono popolati da notizie non perfettamente corrette, a volte totalmente infondate, prive di fondamento scientifico e la persona può essere confusa”.
Di qui la Campagna col supporto di Msd come spiega Goffredo Freddi, executive director policy and communications Msd Italia: “L’impegno di Msd va oltre il mettere a disposizione soluzioni terapeutiche innovative. E’ anche soddisfare i bisogni di salute di una popolazione importante, di tre milioni di persone, che ha bisogno di una informazione scientifica corretta. Questo è il vero spartiacque fra chi è vittima delle fake news, dei cattivi consiglieri, che possono produrre dei danni irreparabili e chi invece può avere una gestione consapevole e attiva, naturalmente insieme al proprio diabetologo, della patologia. Per questo inizia una nuova campagna con messaggi fruibili per tutti, con un linguaggio adatto ai social, ma che si protrae nel tempo, per oltre un anno, perché i messaggi di corretta informazione vanno ripetuti e rafforzati nel tempo”.