Roma, 6 dic – Poste Italiane risulta tra le prime dieci aziende europee per trasparenza nella comunicazione finanziaria e, nel complesso, le società italiane si mostrano tra le migliori in Europa. Il riconoscimento per la qualità e la trasparenza della comunicazione corporate sul web di Poste Italiane arriva dal “Webranking Europe 2019-2020”, che la pone nella Top Ten della sua classifica. L’indagine, condotta da Lundquist in collaborazione con la società svedese Comprend, valuta la trasparenza sui canali digitali delle principali società quotate, basandosi sulle richieste fondamentali degli stakeholder.
La ricerca analizza i siti corporate delle prime 500 aziende europee per capitalizzazione in Borsa, giudicandone la corretta diffusione delle notizie finanziarie, la corporate governance, le politiche di sostenibilità e la soddisfazione delle aspettative di tutti gli stakeholder. Il riconoscimento ottenuto da Poste Italiane nel Webranking 2019-2020 dimostra ancora una volta l’attenzione che l’azienda rivolge alla trasparenza informativa e ai valori di sostenibilità e responsabilità sociale.
Nel Webranking Europe 2019-2020 il portale www.posteitaliane.it si colloca al nono posto avanzando di otto posizioni rispetto alla graduatoria 2018 e di ben 256 dal 2016. Il portale si classifica inoltre al secondo posto assoluto in ambito finanziario/assicurativo. La graduatoria viene stilata dopo uno stress test sulle candidate che prende in considerazione 200 focus e si basa su un sondaggio condotto su un campione di circa 500 stakeholders tra cui analisti, investitori, giornalisti economici.

Nel complesso delle 112 società italiane prese in esame una su tre ha superato la metà del punteggio massimo (50 punti) per quanto riguarda la trasparenza nella comunicazione sul web. Insieme a Poste italiane, tra le migliori sono risultate anche Eni, Snam, Hera, Terna, Generali e Pirelli.

Quest’ultima edizione è stata caratterizzata da un esame più severo, con valutazioni più stringenti. Prova ne è il calo del punteggio generale in Europa di 2,1 punti, mentre l’Italia ha mostrato una maggiore resilienza ai nuovi stress test cedendo soltanto 0,7 punti.