Milano, 10 dic. – A ottobre in Italia è continuata a diminuire la produzione industriale italiana, con una variazione negativa sia su base congiunturale sia in termini annui. In particolare, l’indice corretto per gli effetti di calendario, in flessione tendenziale per l’ottavo mese consecutivo, registra un ulteriore peggioramento della dinamica rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel dettaglio, a ottobre l’Istat stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dello 0,3% rispetto a settembre. Corretto per gli effetti di calendario, a ottobre l’indice complessivo è diminuito in termini tendenziali del 2,4%.
A livello dei principali raggruppamenti di industria il solo settore ancora in crescita, sia su base mensile sia su base annua, è quello dei beni di consumo, trainati dalla sola componente dei beni non durevoli. Al contrario, flessioni tendenziali rilevanti caratterizzano i beni strumentali e quelli intermedi.
L’indice destagionalizzato mensile cresce, marginalmente, su base congiunturale solo per i beni di consumo (+0,3%); diminuiscono l’energia (-1,9%) e i beni strumentali (-0,8%) mentre i beni intermedi risultano stabili. Su base tendenziale e al netto degli effetti di calendario, a ottobre si registra una moderata crescita esclusivamente per il comparto dei beni di consumo (+0,5%); al contrario, marcate diminuzioni contraddistinguono i beni intermedi (-4,8%) e i beni strumentali (-3,4%), mentre l’energia registra una variazione nulla. I settori di attività economica che registrano i maggiori incrementi tendenziali sono i prodotti farmaceutici di base e preparati (+3,6%), le industrie alimentari, bevande e tabacco (+3,0%) e le altre industrie (+2,8%). Le flessioni più ampie si registrano nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-8,6%), nelle attività estrattive (-8,1%) e nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-6,9%).