Roma, 12 dic. – Il consorzio europeo Graphene Flagship ha annunciato il lancio di 11 nuovi progetti di punta – “Spearhead Projects” – ciascuno sviluppato per trasformare prototipi basati sul grafene in applicazioni commerciali. Il successo dei primi progetti Spearhead, lanciati nel 2018, ha ispirato la Graphene Flagship a continuare a investire in queste iniziative, con l’obiettivo di portare una serie di prodotti basati su grafene dal laboratorio agli utenti finali. Ora, la Graphene Flagship ha investito 45 milioni di euro in 11 progetti di commercializzazione guidati da importanti partner industriali in Europa come Airbus, Fiat-Chrysler Automobiles, Lufthansa Technik, Siemens e ABB. I partner industriali cofinanzieranno i progetti con un ulteriore contributo di 47 milioni di euro, dimostrando il loro interesse per lo sviluppo di prodotti basati su grafene.
I nuovi progetti – si legge sul sito Graphene Factory del Cnr – combinano i risultati dell’innovativa ricerca scientifica condotta da Graphene Flagship con le ambizioni dei partner industriali per le applicazioni commercializzabili. L’iniziativa porterà a 78 il numero delle imprese coinvolte con la Graphene Flagship, che costituisce quasi la metà dell’intero consorzio. I progetti Spearhead sono stati concepiti per aumentare il cosiddetto Technology Readiness Level delle tecnologie basate sul grafene, un parametro utilizzato per determinare la maturità di una tecnologia e il suo tempo stimato di commercializzazione. Per l’Italia, che ha da sempre un ruolo di primo piano nella Graphene Flagship con 31 tra partner e associati, sono ora coinvolte nei progetti Spearhead anche le aziende Medica SpA e Fiat Crysler.
Uno dei progetti, GRAPHIL, svilupperà un innovativo sistema di filtrazione dell’acqua, con implicazioni per l’ambiente, la salute e il benessere dei cittadini europei. Il progetto, guidato da Medica SpA, utilizzerà filtri a base di grafene per rimuovere contaminanti, pesticidi e agenti patogeni pericolosi dai miliardi di metri cubi di acqua consumati dai cittadini europei ogni anno. Vari partner industriali, tra cui la spagnola Avanzare e le italiane Nanesa, Bioage SRL, SPAC SpA e Fiat, sono coinvolti nel progetto G+BOARD che mira a creare il cruscotto dell’auto del futuro, utilizzando materiali a base di grafene un cruscotto privo di metallo ma basato su grafene quindi più leggero e capace di ridurre i costi di produzione per i produttori e il consumo di carburante per gli utenti finali.
I nuovi progetti sono inoltre in linea con i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite, tra cui ci sono il raggiungimento di una buona salute e benessere, di acqua pulita, di energia sostenibile e di città e comunità sostenibili, nonché il miglioramento dell’innovazione e delle infrastrutture industriali in Europa. “Ognuna delle undici nuove iniziative spiega Jari Kinaret, direttore della Graphene Flagship – sarà guidata da partner industriali di Graphene Flagship. Ciò spianerà la strada alla commercializzazione dei prototipi alla fine dei progetti nel 2023. Questi progetti dimostreranno il valore dei lavori scientifici di base svolti finora dagli enti di ricerca partner di Graphene Flagship durante questi primi sei anni del progetto”.