Milano, 13 dic. – A ottobre 2019 l’Istat stima che il fatturato dell’industria aumenti in termini congiunturali dello 0,6%. Nella media degli ultimi tre mesi l’indice complessivo è invece diminuito dello 0,6% rispetto alla media dei tre mesi precedenti. Anche gli ordinativi registrano, a ottobre 2019, un incremento congiunturale dello 0,6%, mentre nella media degli ultimi tre mesi evidenziano una flessione dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti.
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 23 come a ottobre 2018), il fatturato totale cala, in termini tendenziali, dello 0,2%, con diminuzioni dello 0,1% sul mercato interno e dello 0,3% su quello estero. In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi diminuisce dell’1,5%, con riduzioni su entrambi i mercati (-0,7% quello interno e -2,6% quello estero).
“A ottobre – commenta l’istituto di statistica – il fatturato dell’industria cresce per il secondo mese consecutivo in termini congiunturali, con un moderato miglioramento rispetto all’analogo segnale positivo del mese precedente. Resta, peraltro, negativa la dinamica complessiva degli ultimi tre mesi. Se consideriamo i primi dieci mesi dell’anno rispetto all’analogo periodo del 2018, il fatturato complessivo è sostanzialmente stabile; nello stesso arco temporale, alla crescita per i beni di consumo è corrisposta una lieve flessione per i beni strumentali e una più marcata diminuzione per i beni intermedi”.
La crescita congiunturale del fatturato, spiega l’Istat, deriva da un leggero aumento sul mercato interno (+0,4%) e uno più sostenuto su quello estero (+0,9%). Per gli ordinativi l’incremento congiunturale riflette una sostanziale stazionarietà delle commesse provenienti dal mercato interno (-0,1%) e una crescita di quelle provenienti dall’estero (+1,7%).
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a ottobre gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per i beni strumentali (+1,4%), per i beni di consumo (+1,0%) e per l’energia (+0,3%); i beni intermedi, invece, diminuiscono dello 0,4%.
Con riferimento al comparto manufatturiero, l’industria farmaceutica registra la crescita tendenziale più rilevante (+8,9%), mentre il settore delle raffinerie petrolifere registra il maggiore calo (-5,7%).
In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi diminuisce dell’1,5%, con riduzioni su entrambi i mercati (-0,7% quello interno e -2,6% quello estero). Il maggior aumento si registra nell’industria farmaceutica (+12,7%), mentre il calo più marcato si rileva nell’industria chimica (-5,8%).