Roma, 17 dic – Esportazioni in crescita ad ottobre. Secondo i dati diffusi dall’Istat, ad ottobre, è stata registrata una crescita congiunturale delle esportazioni (+3,1%) e una flessione delle importazioni (-2,3%). Il sostenuto incremento congiunturale dell’export è da ascrivere prevalentemente alla crescita delle vendite verso i mercati extra Ue (+6,1%), dovuta principalmente ai mezzi di navigazione marittima, mentre quella verso l’area Ue è meno intensa (+0,7%).
La crescita dell’export su base annua è pari a +4,3% ed è trainata dal forte aumento registrato per l’area extra UE (+8,3%), mentre le vendite verso i paesi dall’area UE crescono in misura più contenuta (+1,2%). La diminuzione tendenziale delle importazioni (-5,8%) coinvolge sia i mercati extra UE (-9,3%) sia l’area UE (-3,4%).
Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export nel mese di ottobre si segnalano mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+56,1%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+8,3%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,2%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (+11,0%) e articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (+8,3%). In diminuzione, su base annua, le esportazioni di autoveicoli (-9,7%), sostanze e prodotti chimici (-6,2%) e macchinari e apparecchi n.c.a. (-2,2%).
Su base annua, i paesi che contribuiscono in misura più ampia alla crescita delle esportazioni nazionali sono Stati Uniti (+24,5%), Svizzera (+14,6%), Francia (+6,5%) e Regno Unito (+8,7%), mentre si registra una flessione delle vendite verso paesi Opec (-16,9%) e Germania (-2,8%).
Nei primi dieci mesi del 2019, l’aumento su base annua dell’export (+2,7%) è trainato dalle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+26,2%), prodotti tessili e dell’abbigliamento, pelli e accessori (+6,2%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,9%).
Nel mese di ottobre 2019 si stima che l’indice dei prezzi all’importazione cresca dello 0,1% rispetto al mese precedente e diminuisca del 3,8% in termini tendenziali.