Roma, 17 dic – Nel 2019 l’Italia ha fatto importanti passi avanti nel percorso di digitalizzazione, gettando le fondamenta di un “sistema operativo” per lo sviluppo digitale. Ha accelerato la diffusione dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, con 4.300 comuni subentrati nella piattaforma e 35 milioni di italiani coinvolti. È quanto emerge dalla ricerca dell’Osservatorio Agenda Digitale della School of Management del Politecnico di Milano.

L’Italia si è avvicinata all’obiettivo di 150 milioni di pagamenti su pagoPA entro il 2020, con oltre 63 milioni di transazioni effettuate e 15 mila PA attive, anche se solo 4.200 hanno effettivamente ricevuto almeno un pagamento. Ha rilasciato 13 milioni di Carte d’Identità Elettroniche (CIE) al 21% della popolazione italiana. Sono state erogate 5 milioni di identità digitali tramite SPID.

Tali identità consentono di accedere a 4.200 servizi online di oltre 4.000 PA, anche se il livello di effettivo utilizzo è ancora limitato. Sono oltre 140 milioni le fatture elettroniche verso la PA e più di 1,5 miliardi quelle fra privati. Il Fascicolo Sanitario Elettronico è attivo in tutte le regioni, completamente operativo in 18 e copre il 22% degli assistiti e oltre il 63% dei referti prodotti. Sono stati pubblicati più di 27 mila Open Data.

Nel 2019 l’Italia rimane al quintultimo posto in Europa sul DESI, lontana da paesi a lei simili come Regno Unito, Spagna, Germania e Francia. Le aree di maggior ritardo sono il capitale umano (26° posto), l’uso di Internet (25°) e l’integrazione delle tecnologie digitali (23°), mentre nella connettività (19°) e nei servizi pubblici digitali (18°) si registrano i maggiori progressi. Stiamo crescendo più velocemente rispetto al resto d’Europa: il nostro punteggio complessivo sul DESI è migliorato di 5 punti (da 38,9 nel 2018 a 43,9 nel 2019), contro i 2,7 punti della media europea. Nessun altro paese ha registrato una crescita più elevata di quella Italiana.