Roma, 20 dic – A novembre si stima una diminuzione congiunturale dello 0,2% dell’indice dei prezzi alla produzione dell’industria e una diminuzione tendenziale del 2,5%. Lo rileva l’Istat, commentando che “i prezzi segnano un’attenuazione della flessione su base annua (-2,5% da -2,9% di ottobre), che resta comunque ampia e principalmente da ascrivere alle dinamiche negative dei prezzi dell’energia e dei beni intermedi sul mercato interno”. Per lo stesso mese, prosegue l’Istituto di statistica, “si rileva una lieve diminuzione congiunturale determinata da entrambi i mercati, interno ed estero. Nel settore delle costruzioni, si conferma la dinamica tendenziale negativa sia per gli edifici, residenziali e non residenziali, sia per strade e ferrovie”.
Sul mercato interno, prosegue l’Istat, i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dello 0,2% rispetto al mese precedente e del 3,6% rispetto a novembre 2018. Al netto del comparto energetico, la variazione congiunturale è pari a -0,1% mentre quella tendenziale è pari a +0,3%. Sul mercato estero i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dello 0,1% rispetto a ottobre (-0,1% per l’area euro, -0,2% per l’area non euro); su base annua aumentano dello 0,4% (+0,1% area euro, +0,6% area non euro). Nel trimestre settembre-novembre 2019 si stima una flessione congiunturale dei prezzi alla produzione dell’industria pari a -0,2%. Dall’inizio del 2019 si rileva una crescita tendenziale dello 0,4% per tutti e tre i mercati.
Sempre a novembre, per il mercato interno le variazioni tendenziali positive più ampie si registrano nel settore dei prodotti farmaceutici (+1,9%), in quello delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+1,4%) e nel settore alimentare (+1,2%). Per il mercato estero, si segnalano le variazione positive del settore dei mezzi di trasporto (+1,5%), nell’area euro, e dei settori dei computer e prodotti di elettronica (+6,8%), delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+2,3%) e delle industrie tessili (+1,9%), nell’area non euro. Variazioni negative su base annua, in tutti e tre i mercati, si rilevano per coke e prodotti petroliferi raffinati (-5,0% mercato interno, -3,8% area euro, -2,3% area non euro) e per il settore della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-1,7% mercato interno, -2,7% area euro, -0,8% area non euro).
Il mese scorso si stima che i prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” diminuiscano dello 0,1%, su base congiunturale, e dell’1,0%, su base annua. I prezzi di “Strade e Ferrovie” non variano in termini congiunturali mentre si riducono dello 0,6% in termini tendenziali.