Roma, 24 dic – La manovra di bilancio per il 2020 è stata approvata in via definitiva a notte fonda con 312 sì e 153 voti contrari. Dopo l’ok del Senato è stata la volta della Camera (in entrambi i rami del Parlamento con la fiducia) e senza che Montecitorio abbia potuto toccare palla. Per scongiurare il rischio di esercizio provvisorio, l’esecutivo ha infatti blindato il testo (e approvato alla Camera un maxiemendamento identico a quanto uscito da Palazzo Madama). Decisione contestata dalle opposizioni che si sono spinte ad accusare il governo di aver prodotto un vulnus per la democrazia.
L’ultimo miglio è stato particolarmente faticoso, tra centinaia di ordini del giorno, polemiche e bagarre, l’ostruzionismo messo in atto dai deputati di Fratelli d’Italia con interventi in massa, tanto che le dichiarazioni di voto sono cominciate alle 3 di notte, mentre il voto finale c’è stato attorno alle 4,40.
Complessivamente, la manovra vale quasi 32 miliardi, di cui la metà in deficit, e prevede la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia per l’anno prossimo per 23,1 miliardi di euro evitando pesanti aumenti dell’Iva. Nel provvedimento anche un ‘salvagente’ taglia-spesa di 1 miliardo di euro per garantire il conseguimento degli obiettivi programmatici di bilancio su cui l’Italia si è impegnata con l’Europa.
Tante le misure contenute nella legge: si va dalle contestate nuove imposte sulla plastica e la sugar tax (con un gettito ben inferiore rispetto alle intenzioni della vigilia), alle tasse sulle auto aziendali (quasi azzerate le entrate) alla riduzione del cuneo fiscale sui lavoratori dipendenti che produrrà un vantaggio in primo luogo ai 4,5 milioni di lavoratori con redditi tra i 26.600 euro e 35mila euro, finora esclusi dal ‘bonus Renzi’, che avranno fino a 50 euro in più al mese. Tra le novità introdotte in Senato alla ricerca di coperture alternative: un incremento del 3,5% per la Robin tax sui concessionari pubblici con una platea ristretta ai concessionari autostradali, portuali, aeroportuali e ferroviari, oltre a una nuova stretta sui giochi.
E ancora: novità per la famiglia sul fronte degli asili nido e del bonus bebè, lo stop del superticket e i finanziamenti per la Sanità. Tra le priorità le misure a favore dell’ambiente con un piano di investimenti, il cosiddetto Green New Deal, e l’inasprimento delle norme per il contrasto all’evasione fiscale che puntano sul ricorso ai circuiti di pagamento tracciabili come bancomat e carte di credito). Diventa operativa anche la web tax sui colossi del web.
Queste le principali misure.
STOP CLAUSOLE 2020, STANGATA BENZINA DA 2021: cancellate completamente per il 2020 e parzialmente per il 2021 le cosiddette clausole di salvaguardia, ovvero gli aumenti delle aliquote Iva e delle accise per un valore complessivo di circa 23 miliardi di euro. Dal 2021 però arriva una nuova stangata sulla benzina con un ritocco all’insù delle clausole di salvaguardia sulle accise. Queste risorse vengono impiegate per alleggerire l’impatto del ridimensionamento delle misure sulla plastica e sulla sugar tax e per allentare la stretta sulle auto aziendali.
PLASTIC, SUGAR E AUTO: le nuove tasse introdotte dalla manovra sono state ridimensionate e posticipate nel corso dell’iter parlamentare. La plastic tax, cambiata più volte, entrerà in vigore da luglio e prevede nella sua ultima versione un’imposta di 45 centesimi al chilo (da 1 euro iniziale, poi ridotto a 50 centesimi) per i prodotti monouso. Slitta, invece, a ottobre la sugar tax, che resta a 10 centesimo al litro. Praticamente azzerata, invece, la stretta sulle auto aziendali che partirà a luglio per i nuovi contratti.
TAGLIO CUNEO FISCALE: nasce un Fondo per la riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti con una dotazione di 3 miliardi di euro per il 2020 e di 5 miliardi annui a decorrere dal 2021. I 4,5 milioni di lavoratori con redditi tra i 26.600 euro e 35mila euro, finora esclusi dal ‘bonus Renzi’ avranno fino a circa 50 euro in più al mese. Quindi attorno ai 500 euro in più nel 2020 e mille euro in più nel 2021. Per i 9,4 milioni di lavoratori con redditi da 8.000 euro a 26.600 euro che percepiscono il ‘bonus 80 euro’ (vale fino a 960 euro annui) dal taglio del cuneo riceveranno solo 40-50 euro annui.
GREEN NEW DEAL: si punta alla realizzazione di un piano di investimenti pubblici per lo sviluppo di un Green New Deal italiano, mediante l’istituzione di un Fondo con una dotazione complessiva di 4,24 miliardi di euro per gli anni 2020-2023. Parte del finanziamento disponibile (non meno di 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020-2022) sarà destinata a interventi volti alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Risorse in arrivo anche per le reti ciclabili urbane con l’istituzione di un fondo ad hoc di 150 milioni nel triennio 2022-2024 per coprire il 50% delle spese. Equiparati alle biciclette a pedalata assistita i monopattici elettrici che portanno così circolare.
BONUS FAMIGLIA: sono tre i bonus formato famiglia. Oltre alle novità del bonus nido e le modifiche del bonus bebè arriva il nuovo bonus allattamento, cioè un contributo da 400 euro per l’allattamento per le mamme che, per alcune patologie, non possono allattare al seno. Tutte queste misure confluiranno nel 2021 nel Fondo assegno universale per la famiglia con una dotazione di oltre un miliardo di euro per il 2021 e più di 1,2 miliardi di euro annui a decorrere dal 2022. Gli obiettivi del Fondo sono il sostegno e la valorizzazione della famiglia ma anche il riordino delle varie politiche della famiglia in un unico assegno. Confermato anche il bonus cultura da 300 euro per i diciottenni. Mentre per i neopapà il congedo obbligatorio viene ampliato a 7 giorni.
PACCHETTO CASA TRA BONUS E UNIFICAZIONE IMU-TASI:
confermati l’ecobonus del 50 e del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, le detrazioni del 50% per le ristrutturazioni edilizie con tetto di 96.000 per immobile, il bonus del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici efficienti con un limite di spesa pari a 10.000 euro. Nasce il ‘bonus facciate’ che concede una detrazione del 90 per le spese sostenute nel 2020 per gli interventi, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici. Si riduce dal 15 al 10 per cento, a regime, la misura dell’aliquota della cedolare secca sulle locazioni abitative a canone concordato, nei comuni ad alta densità abitativa. Vengono unificate l’Imu e la Tasi con una aliquota di base fissata allo 0,86% che può essere manovrata dai comuni a determinate condizioni.
BONUS BEFANA DAL 2021 PER CHI USA PAGAMENTI ELETTRONICI: la manovra punta a favorire l’utilizzo dei pagamenti elettronici e tracciabili per contrastare l’evasione fiscale. Arriva un rimborso in denaro a chi utilizza bancomat e carte di credito. Il cosiddetto ‘Bonus Befana’, scatterà nel 2021 con uno stanziamento complessivo di tre miliardi per il 2021 e il 2022.
SPENDING REVIEW, ARRIVA CLAUSOLA TAGLIA SPESA: anche in questa manovra c’è un’operazione di riduzione delle spese, attraverso tagli o il congelamento di budget se l’Italia non dovesse rispettare gli obiettivi di finanza pubblica concordati con l’Europa. Tra le misure di risparmio c’è il definanziamento della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei ministeri per complessivi 977 milioni di euro per il 2020, 967 milioni per il 2021 e in 953 milioni a decorrere dal 2022.
PACCHETTO SANITA’, STOP SUPERTICKET E FONDI OSPEDALI: nel pacchetto di misure per la sanità arriva dal 1 settembre 2020 l’abolizione del superticket, cioè la contestata quota di compartecipazione al costo delle prestazioni sanitarie a carico dell’assistito. Per questo intervento vengono stanziati 185 milioni per il 2020 e 554 milioni di euro annui a partire dal 2021. Vengono inoltre aumentate le risorse per 2 miliardi di euro per gli interventi di edilizia sanitaria e di ammodernamento tecnologico. Si punta a favorire l’utilizzo di apparecchiature sanitarie da parte dei medici di base con l’obiettivo di ridurre liste di attesa dei Pronto soccorso. Più soldi dal 2020 anche per i disabili e le persone non autosufficienti. Il Fondo potrà contare su 59 milioni di euro per il 2020, 200 milioni per il 2021 e 300 milioni annui a partire dal 2022. Infine, le spese sanitarie si potranno ancora portare in detrazione al 19% senza vincoli di reddito.
RISORSE PER COMUNI: arrivano contributi (9,1 miliardi di euro, per gli anni dal 2021 al 2034 ai Comuni) per politiche sul territorio e investimenti in progetti di rigenerazione urbana, puntando sulla riduzione del degrado e il miglioramento della qualità del decoro. Previsto anche Programma nazionale per la qualità dell’abitare con una dotazione complessiva di oltre 853 milioni euro per gli anni 2020-2033.
INFRASTRUTTURE, MESSA IN SICUREZZA STRADE ED EDIFICI: arrivano fondi per investimenti in infrastrutture e opere pubbliche e la messa in sicurezza di strade, ponti, viadotti ed edifici pubblici. Viene aumentato da 4,9 a 8,8 miliardi di euro il finanziamento dei contributi alle Autonomie locali per questo obiettivo.
WEB TAX: scatterà dal primo gennaio la digital tax sulle rendite dei colossi del web. Si tratta di un prelievo del 3% sui ricavi di società di servizi digitali i cui introiti complessivi siano superiori ai 750 milioni di euro e i cui ricavi derivanti da prestazioni di servizi digitali non siano inferiori a 5,5 milioni di euro. Da questa misura, già introdotta nella manovra fiscale del 2019 ma mai diventata operativa, si prevede di raccogliere circa 600 milioni di euro l’anno.
MISURE PER LO SPORT: in arrivo quasi un miliardo complessivo fino all’anno di svolgimento per le Olimpiadi invernali 2026 e un finanziamento fino al 2022 anche per la Ryder Cup. Esteso al 2020 il credito d’imposta per le erogazioni liberali per interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e per la realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche.
GIOCHI, TASSA FORTUNA SALE AL 20%: dal primo marzo il prelievo sulle vincite oltre i 500 euro sale al 20%, con un’entrata prevista di 308 milioni di euro. Sale dal 12% al 20% anche il prelievo sulle new slot sulle vincite sopra i 200 euro, che scatterà dal 15 gennaio, e al 65% sul Preu e il payout, la percentuale di somme giocate destinate alle vincite.
IMPRESE, DA CREDITO IMPOSTA AMMORTAMENTI A MADE IN ITALY: si va da un ampliamento dell’ambito operativo del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (Fri) al rifinanziamento della Nuova Sabatini. Si interviene sulla norma in favore dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno, cosiddetta ‘Resto al Sud’, stabilendo che, per l’anno 2019 e per l’anno 2020, il requisito del limite di età (compreso tra i 18 e i 45 anni), si intende soddisfatto se posseduto alla data del primo gennaio 2019. Risorse poi per il potenziamento del Piano straordinario per la promozione del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia. Interventi infine per le aree di crisi industriale e rifinanziamento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, nella misura di 700 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020-2021. Gli investimenti previsti dal Piano Impresa 4.0 il super e l’iperammortamento si trasformano in un credito d’imposta da usare in compensazione. Viene ripristinato l’Ace, Aiuto alla crescita economica.
PENSIONI TRA INDICIZZAZIONE ASSEGNI E APE SOCIAL: rivalutazione al 100% per gli assegni fino a 4 volte il trattamento minimo Inps (pari a 6.669,13 euro). Confermata la rivalutazione al 77% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo; al 52% tra 5 e 6 volte il minimo; al 47% tra 6 e 8 volte il minimo; al 45% per gli assegni tra 8 e 9 volte minimo; al 40% per i trattamenti superiori. Viene prorogata a tutto il 2020 la sperimentazione dell’Ape social, consistente in una indennità, corrisposta fino al conseguimento dei requisiti pensionistici, a favore di soggetti con un’età anagrafica minima di 63 anni e che si trovino in particolari condizioni. E per quanto riguarda Opzione donna, viene estesa la possibilità di fruizione alle lavoratrici che abbiano maturato determinati requisiti entro il 31 dicembre 2019.
RISORSE A FONDO DISABILITÀ E NON AUTOSUFFUCIENZA: viene istituito, nello stato di previsione del ministero del Lavoro, il Fondo a carattere strutturale per la disabilità e la non autosufficienza. La dotazione ammonta a 39 milioni di euro per il 2020, a 200 milioni di euro per il 2021 e 300 annui dal 2022. Le risorse del Fondo sono indirizzate all?attuazione di interventi a favore della disabilità, finalizzati al riordino e alla sistematizzazione delle politiche di sostegno in materia.
CONTRATTI DEL PUBBLICO IMPIEGO: incrementati di 325 milioni di euro per il 2020 e di 1,6 miliardi di euro dal 2021 i fondi per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego nel triennio 2019-2021.