Ha vinto lo Huawei Innovation Contest 2019, prestigioso concorso internazionale dedicato alle innovazioni tecnologiche. Perché la sua peculiarità è di riuscire a creare un’infrastruttura virtuale per le città del futuro, realizzando una mappa virtuale del territorio con estrema precisione, sovrapposta a quella reale. È Augmented City, l’applicazione di realtà aumentata che permette di mappare le città con lo smartphone. Implementata da un gruppo di sviluppatori italo-cipriota-russo, ha al suo vertice della società Katherina Ufnarovskaia, quarantenne originaria di San Pietroburgo, affiancata da Nicola Bonerba, presidente di Ance Puglia, e la società cipriota Vergendo, con a capo del progetto Michela Di Vietro. Augmented City è la prima app al mondo a proporre una soluzione AR Cloud che fornisce informazioni in tempo reale su oggetti visualizzati tramite la fotocamera di uno smartphone: basta puntarla verso un edificio per visualizzare sul display informazioni utili, come dati storici sull’edificio e aziende in esso presenti. L’app permette anche di visualizzare le recensioni di TripAdvisor su attività ristorative o ricettive, utile opzione che permette di risparmiare ricerche di recensioni sui motori di ricerca o sull’app della stessa piattaforma turistica.
La mappa 3D con un futuro nei veicoli a guida autonoma
La tecnologia che muove Augmented City consiste nel creare un cloud di punti in crowdsourcing con la fotocamera dello smartphone, e poi localizzare un fotogramma con precisione in questo cloud. Ciò consente all’applicazione di collegare informazioni con estrema precisione agli oggetti reali: si tratta di una vera e propria infrastruttura situata in una “dimensione parallela”. Augmented City crea dunque un’accurata mappa 3D della città, che potrebbe essere implementata anche in veicoli autonomi, veicoli aerei senza pilota e altre esigenze professionali. L’app fornisce un posizionamento tridimensionale completo, con orientamento incluso, basato prevalentemente su caratteristiche visive della scena ripresa dallo smartphone. Per visitare la città con una doppia ottica: reale e virtuale.