“Centoventi anni fa nasceva Eduardo De Filippo, straordinario protagonista del panorama culturale italiano del Novecento, autore prolifico e genio creativo apprezzato in tutto il mondo, che ha saputo coniugare tradizione e modernità”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato l’artista napoletano nella ricorrenza dei 120 anni dal giorno della sua nascita, lo scorso 24 maggio. Una ricorrenza per la quale il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “le Eccellenze italiane dello spettacolo” dedicato proprio al grande artista napoletano, nel 120esimo anniversario, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10. Il bozzetto è a cura di Fabio Abbati. La vignetta raffigura, sullo sfondo di un sipario, un ritratto di profilo di Eduardo De Filippo. Completano il francobollo la leggenda “Eduardo De Filippo“, le date “1900-1984“, la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B“. Il francobollo è stato stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.
Si è distinto anche per impegno sociale e civile
“Il suo peculiare stile espressivo – si legge ancora nelle parole del Capo dello Stato – incentrato sulla caratterizzazione dei personaggi impersonati, resi vitali e spontanei grazie a una raffinata tecnica di recitazione che univa al sapiente uso del dialetto, dando luogo a fraseggi entrati nel nostro patrimonio linguistico, l’intensa capacità interpretativa, ne testimonia l’abile maestria e il talento comunicativo”. Il presidente della Repubblica ha ricordato anche “l’impegno sociale e civile” di Eduardo che “oltre alla qualità del repertorio artistico, ricco di capolavori di impareggiabile valore e di grandissima notorietà, estesosi nel tempo alla cinematografia, la figura di Eduardo De Filippo si è distinta anche per l’impegno sociale e civile sollecitando l’attenzione sulla tutela dei diritti dei minori detenuti negli Istituti di pena e sulla realizzazione di un teatro stabile nella sua città”. “Il suo contributo al servizio del teatro e della cultura, che gli valse l’assegnazione di prestigiosi premi e, nel 1981, il più alto riconoscimento con la nomina a Senatore a vita, costituisce – ha concluso Mattarella – tuttora un autentico punto di riferimento per generazioni di artisti e una preziosa eredità da custodire”.