Crescita dell’occupazione e aumento della domanda, richiesta di misure da parte del Governo a sostegno dell’ecosistema italiano dell’innovazione, fiducia che la situazione possa tornare ai livelli pre-Covid e qualche difficoltà che però non impedirà la ripresa. Sono i principali elementi che emergono dall’indagine “L’impatto dell’emergenza Covid-19 sulle startup e sull’ecosistema dell’innovazione in Italia” realizzata da VC Hub Italia – l’associazione del Venture Capital, degli investitori in innovazione e delle startup e PMI innovative, che rappresenta più del 90% degli investitori italiani in innovazione e 70 tra startup e PMI innovative – in collaborazione con EY, leader mondiale nei servizi professionali di consulenza. Lo studio analizza l’impatto dell’emergenza Covid-19 sull’ecosistema italiano dell’innovazione, e racconta come questo abbia mostrato una significativa resilienza e come le startup e gli investitori in innovazione abbiano avuto conseguenze meno devastanti di quelle registrati dalle imprese tradizionali.
La resilienza dell’ecosistema innovazione
Confermandosi come elemento fondamentale del tessuto economico nazionale, le startup hanno dimostrato fiducia e ottimismo verso il futuro, oltre a una forte resilienza. Molte hanno continuato a crescere, sia in termini di assunzione di nuove risorse che di ricavi. Nonostante la crisi, il 58% ha infatti aumentato il personale, il 32% ha registrato un aumento della domanda e il 27% una crescita dei ricavi. Il 52% è certa che la situazione attuale durerà al massimo fino a sei mesi e l’85% è sostanzialmente convinto che una volta terminata l’emergenza sanitaria la propria impresa possa tornare a operare ai livelli pre-pandemia.