La capacità di Poste Italiane di precorrere i tempi è stata determinante per affrontare il periodo del lockdown, quando gli italiani chiusi nelle loro case hanno incrementato gli acquisti online. “Un anno fa abbiamo inaugurato il più grande hub logistico italiano all’Interporto di Bologna, se nel 2019 non avessimo fatto quell’investimento non saremmo stati in grado di raddoppiare i volumi delle consegne durante l’emergenza sanitaria”, sottolinea l’Amministratore Delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante in un’intervista a Sky Tg24. “Quando abbiamo inaugurato quel sito avevamo previsto picchi da 250mila pezzi al giorno, nei mesi di aprile e maggio 2020, quando Poste consegnava più di un milione di pezzi al giorno, siamo arrivati a 400mila”.

Il futuro del recapito
Con l’e-commerce che accelera e la posta tradizionale che da anni diminuisce i suoi volumi, Poste si è da tempo portata avanti: “Il futuro – ha spiegato Del Fante – è la consegna de pacchi e Poste ha la rete più capillare ed efficiente per questo scopo. Essendo partiti nel 2018 con il nostro Piano, il Covid non ci ha trovato impreparati. Nel prossimo mese di novembre inaugureremo un altro centro di smistamento a Roma e nel primo trimestre 2021 tra Pavia e Milano. Parliamo di centri grandi come 20 campi di calcio – ha proseguito l’Ad – altamente automatizzati, che occupano mille persone e che sono in grado di smistare fino a un milione di pezzi al giorno”.

La spinta del digitale
L’accelerazione dell’e-commerce va a braccetto con quella del digitale, una improvvisa “scoperta” per una parte della popolazione. “Tanti italiani, durante la quarantena, hanno scoperto la semplicità del canale digitale” ha commentato Del Fante, fornendo i dati relativi a Poste. “Il 50 per cento di utilizzo in più dei canali digitali e dell’identità digitale Spid sono incrementi che si stanno stabilizzando anche nel mese di luglio. Chi ha scoperto questa strada non tornerà indietro e questo crea grandi opportunità per tutte le aziende, soprattutto per chi come Poste ha saputo anticipare queste tendenze”.

L’abbattimento delle emissioni
Altro capitolo importante è il forte focus sulla sostenibilità, ampiamente sviluppato da Poste: “Abbiamo 33.500 mezzi che girano ogni giorno per il Paese con un impatto e un peso di CO2 non indifferente – ha spiegato Del Fante a Sky – ci siamo posti l’obiettivo di ridurlo del 40%. Passeremo dall’11% a oltre il 50% di veicoli green e tutti i nuovi stabilimenti avranno pannelli solari e standard energetici altissimi. Inoltre, abbiamo costituito con un operatore del middle mile una società che, grazie al digitale, gestirà i mezzi con criteri di sostenibilità andando a riempire i tir del 30% in più. Questo significa, a parità di tecnologie, ridurre del 30% le emissioni”.

La responsabilità di Poste
Durante l’intervista, Del Fante è tornato anche sul periodo del lockdown e sullo sforzo compiuto dall’Azienda per trovare un difficile equilibrio tra la necessità di garantire il servizio ai clienti, la tutela della salute dei dipendenti e le norme imposte dalle autorità per l’emergenza: “Sono stati mesi molto intensi per tutta l’azienda, abbiamo sentito la responsabilità di dare continuità ai servizi essenziali garantendo il recapito e la consegna delle pensioni negli Uffici Postali. Abbiamo sentito la necessità di fare uno sforzo extra – ha aggiunto Del Fante, ringraziando i volontari delle zone rosse e tutti i dipendenti del Gruppo – perché se avessimo dimostrato a tutti gli italiani che si poteva dare una continuità operativa a determinate attività, che c’era qualcosa di normale, avremmo dato una speranza in più a tutti”.

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