Nel corso dell’emergenza coronavirus, Poste Italiane ha confermato il proprio ruolo sociale con azioni concrete, sottoscrivendo importanti accordi istituzionali con Regioni e comuni di tutto il territorio nazionale. Con la Regione Liguria è stato firmato un accordo per la consegna gratuita di mascherine nei comuni sopra i 2.000 abitanti. In quelli più piccoli le mascherine sono state consegnate ai sindaci, d’accordo con ANCI, che si sono fatti carico di distribuirle ai loro cittadini tramite la Protezione Civile. In Lombardia, Poste è andata in soccorso dell’amministrazione comunale di Codogno per la distribuzione di mascherine ai cittadini. In Emilia-Romagna un accordo analogo è stato trovato in provincia di Bologna nei comuni di Medicina e San Giovanni Persiceto, tra i più esposti al contagio. Così come in Veneto, a Silea, nella provincia di Treviso. Mascherine sono state distribuite da Poste anche in Toscana, a Grosseto e San Giovanni Valdarno, e in Umbria, a Todi e Bastia Umbra. Con la Regione Abruzzo Poste ha sottoscritto un accordo per consegnare due mascherine chirurgiche in ognuna delle 650mila cassette postali del territorio, mentre nel Lazio 20mila mascherine sono arrivate ai residenti del comune di Ferentino (FR). Quattro milioni di mascherine destinate ai cittadini sono state consegnate anche d’intesa con la Regione Campania, mentre in Sicilia Poste le ha distribuite a Trapani, Acireale (CT), Aci Sant’Antonio (CT), Biancavilla (CT), Leonforte (EN), Pozzallo (RG) ed Erice (TP).
Dalla parte dei più deboli
Aiuti anche per le famiglie in difficoltà: i buoni spesa che Roma Capitale ha messo a disposizione durante l’emergenza sono stati ritirati anche negli Uffici Postali. I cittadini interessati hanno ricevuto un avviso tramite sms o una mail con le modalità per il ritiro dei blocchetti cartacei agli sportelli. Con la Regione Lazio è stato firmato inoltre un accordo per rendere operativa l’anticipazione sociale del trattamento di cassa integrazione in deroga tramite gli u ci postali del Lazio. In Campania, gli accordi sottoscritti con la Regione hanno previsto l’erogazione presso gli Uffici postali delle integrazioni economiche per le pensioni sociali e le pensioni di vecchiaia al di sotto dei 1.000 euro, dei bonus emessi in favore delle persone con disabilità non coperte dal fondo non autosufficienti e dei sussidi per l’accudimento dei figli al di sotto dei quindici anni durante il periodo di sospensione delle scuole e dei servizi educativi e dell’infanzia.