Un nuovo cerotto “spray” ecologico, di facile produzione e applicazione, che promette di diventare impresa dopo un percorso di “accelerazione” accademica. Si chiama “CIBI Spray” ed è l’acronimo di “Coating Indicator of Bacterial Infection” (rivestimento indicatore di infezione batterica). Ideato da Annika Müsse e Gaia de Marzo, che seguono i corsi di dottorato di ricerca in Scienze Biologiche e Ingegneria dei Materiali congiunti tra Università del Salento e IIT – Center for Biomolecular Technologies sotto la supervisione del professor Massimo De Vittorio, il progetto è maturato nell’ambito della terza edizione del “CLab@Salento – Contamination Lab” dell’Ateneo salentino. In questo contesto, con la formazione di un gruppo interdisciplinare che ha visto gli studenti UniSalento del corso di laurea magistrale in Ingegneria gestionale Piera Giorgia Ciullo, Marco Pagliara, Cristian Potenza e Vincenzo Tarentini occuparsi degli aspetti manageriali del progetto, “CIBI Spray” ha vinto il premio per il “Miglior pitch” (2.400 euro da spendere in servizi e acquisiti, più altri 500 euro assegnati da “The Qube” per un percorso di finanza agevolata) e il contest nazionale del “CLab Italian Network”.
Come funziona
“Abbiamo pensato di sfruttare molecole naturali e a basso impatto ambientale – spiegano Annika Müsse e Gaia de Marzo -, per produrre un innovativo dispositivo medico spray in grado di creare una sottile pellicola per proteggere le ferite superficiali e rilevare, allo stesso tempo, la presenza di infezioni batteriche grazie a un feedback visivo”. L’obiettivo è quello di ridurre l’utilizzo degli antibiotici solo ai casi strettamente necessari.