“E’ molto positivo il rifinanziamento dei fondi per il 2020 (i 50 milioni stanziati per il nuovo Ecobonus sono andati esauriti in una settimana), nonché l’aumento degli importi unitari dei contributi per la neo introdotta fascia 61-90 g/km di emissioni di CO2, anche se stupisce un tale cambiamento solo pochi giorni dopo l’approvazione della relativa legge”. Lo sottolinea, in una nota, l’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere, applaudendo dunque alle misure messe in campo per fronteggiare la grave crisi del settore generata dall’emergenza sanitaria.
Bene anche la spinta per l’elettrico
Entrando nel merito, il Centro Studi e Statistiche Unrae stima anche “che a fine anno avanzeranno svariate decine di milioni sulla porzione da 0 a 60 g/km, mentre potrebbero mancarne anche di più in quella da 61 a 110”: un dato su cui ragionare che potrebbe rallentare l’effettivo rilancio del mercato, “le potenzialità reali di ricambio efficace di parco circolante in rapporto alle risorse stanziate e l’extra gettito fiscale che ne dovrebbe conseguire” aggiunge la nota Unrae. “Bene senz’altro – conclude l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri – l’introduzione di agevolazioni per l’installazione delle colonnine elettriche private, anche se occorreranno investimenti molto più ingenti per lanciare la mobilità a zero emissioni”.