L’emergenza coronavirus ha lasciato e lascerà segni psicologici indelebili. Fragilità, ansia, depressione: sono molti gli stati di malessere causati dalla pandemia e dal conseguente isolamento. E sono ancor più amplificati per chi già vive una situazione di estremo disagio, come nel caso delle persone colpite dal violento terremoto dell’Italia centrale del 2016. Proprio in virtù di questo, Poste Italiane e Croce Rossa Italiana, nell’ambito del Progetto “Sentieri di Prossimità”, hanno messo a disposizione delle popolazioni delle quattro regioni colpite dal terremoto, dei team costituiti da psicologi e assistenti sociali, che stanno ricevendo tantissime telefonate. Il progetto, che fino allo scoppio della pandemia si svolgeva direttamente sul territorio, adesso è gestito grazie alla tecnologia. Gli esperti vengono contattati direttamente via telefono da chi necessita aiuto e, inoltre, grazie anche al servizio di assistenza h24 di CRI per le persone, la possibilità di raggiungere più utenti che abbiano bisogno di consulenza psicosociale, si è innalzata. L’obiettivo è quello di non lasciare indietro nessuno e, in particolare, nella zona del cratere dove la popolazione ha già subito la sensazione dell’isolamento e dell’abbandono a causa del violento sisma del 2016.
Dalla prevenzione all’assistenza
I Comitati delle regioni del cratere hanno stampato migliaia di copie del volantino che promuove il supporto e i volontari li hanno distribuiti casa per casa nello svolgimento dei loro servizi (consegna spesa, farmaci etc), creando così anche un contesto particolarmente favorevole alla comunicazione del progetto sostenuto da Poste. “Quello che spaventa di più chi ci chiama – spiega uno psicologo CRI Sentieri di Prossimità – è sicuramente l’isolamento che però è anche visto come ancora di salvezza da un virus che terrorizza. Sono spaventati da quanto leggono e sentono, dalle notizie che non cessano di diffondere questa paura già accentuata in chi è stato nel recente passato costretto a vivere secondo restrizioni e a dover cambiare vita perché la vita stessa gli è cambiata”. Le azioni prevedono dunque l’assistenza socio sanitaria, domiciliare e tele assistenza attraverso i volontari di Croce Rossa attivi in quelle aree. Verranno installati nelle zone del cratere sismico 100 defibrillatori del tipo semiautomatico conosciuto come DAE (defibrillatore automatico esterno) che saranno localizzati all’esterno di 95 uffici postali già individuati (e in luoghi come la palestra a Spoleto e il Centro ricreativo ad Amatrice), e che rappresenteranno punti strategici di riferimento in caso di emergenza.