Postenews ha riscoperto a novembre 2019 il racconto che Andrea Camilleri aveva regalato a Poste Italiane nel 2005. In “La cassetta e io” l’inventore del commissario Montalbano ripercorreva il suo primo “incontro”, da bambino, con la buca delle lettere. Durante il convegno con i sindaci d’Italia di fine novembre, il racconto è stato letto sul palco da uno strepitoso Enrico Lo Verso.
Quali sensazioni le ha dato il brano di Camilleri, ambientato in un’Italia che forse in parte non c’è più?
“Il brano che ho letto racconta di un’Italia non voglio dire scomparsa ma che ha costruito l’Italia che c’è oggi. Un’Italia che mi capita spesso di vedere nei piccoli centri. In quei luoghi ci sono un amore, un’attenzione e una coesione sociale bellissimi. Quando nel brano di Camilleri si parla del “piano lanterna”, delle case dei pescatori e dei contadini mi sembra di vedere una comunità che si incontra, che si conosce, in cui ci si prende cura l’uno dell’altro”.
Ritiene che Poste Italiane possa rappresentare un avamposto per mantenere coesa la nostra Italia?
“Da sempre, quando si parla di un posto dove vivere ci si chiede se ci siano l’ufficio postale, i carabinieri e l’ospedale: sono le tre cose importanti per una comunità. Una cosa che mi colpisce sempre, a proposito dell’Italia di una volta che ha costruito quella di oggi, è leggere nelle storie ambientate nel passato, durante la guerra, che le lettere arrivavano sempre. Ancora oggi ci è capitato di trovare delle lettere dal fronte. Questo significa che le Poste vengono da lontano ed evidentemente sono un bisogno dell’uomo, rappresentano uno dei bisogni primari della società”.
Le lettere sono un’immensa fonte di ispirazione artistica. Che rapporto ha con la “vecchia” corrispondenza?
“Non butto via niente e sono molto legato alle lettere. Quando nella cassetta delle lettere vediamo la carta tra le fessure ci chiediamo sempre se si tratti di “posta bella”. La “posta bella” sono le cartoline, le lettere che arrivano non come comunicazioni dovute ma perché scritte da qualcuno che ha voglia di comunicarci qualcosa”.